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Cronaca

Assegnarono contributi per l'emergenza abitativa violando il regolamento: cinque a processo

Si tratta Luciana Rapattoni, ex funzionaria apicale dell'ufficio politiche della casa del Comune, della figlia Brigitta Berghella, che ricevette 4.800 euro dall'ente e dei dipendenti comunali Bruna Sacco, Adriano Sulpizio e Rita Marinelli

Cinque persone sono state rinviate a giudizio dal gup del tribunale di Chieti per l'assegnazione di contributi per l'emergenza abitativa erogati dal Comune. Dovranno rispondere di abuso d’ufficio, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. La prima udienza del processo è stata fissata per il 5 settembre.

Imputati saranno Luciana Rapattoni, ex funzionaria apicale dell’ufficio politiche della casa del Comune, la figlia Brigitta Berghella, Bruna Sacco, dipendente comunale addetta alla protocollazione informatica delle domande, Adriano Sulpizio, anch'egli dipendente dell’ente e Rita Marinelli, addetta all’istruttoria delle pratiche di richiesta del contributo di emergenza abitativa presso l’ufficio politiche della casa.

I fatti contestati ai cinque risalgono ai primi mesi del 2012. Secondo l'accusa avrebbero retrodatato la richiesta di contributo presentata da Brigitta Berghella, tramite l'alterazione di un timbro di ingresso apposto dal Comune sulla richiesa di contributo per l'emergenza relativa e i dati relativi al protocollo informatico del Comune. 

Il termine per chiedere di accedere ai contributi era fissato al 21 ottobre 2011, ma la domanda venne presentata il 5 dicembre, un mese e mezzo dopo. A Berghella, però, venen ugualmente erogato un contributo di 4.800 euro, in violazione del regolamento approvato dal consiglio comunale il 29 dicembre 2010. 

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