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Cronaca Colle dell'Ara / Via dei Vestini

Università: chiude l'emeroteca di 360 gradi, la protesta degli studenti

Il direttore generale Del Vecchio impone la chiusura per la presenza di una persona poco gradita in stato di ebbrezza e assicura che restituirà la chiave se gli studenti rispetteranno le regole. Ma i frequentatori polemizzano

Parlano di “decisione di stampo autoritario e antidemocratico” gli studenti della D’Annunzio che frequentano l’emeroteca di Lettere gestita dall’associazione 360 gradi. In un duro comunicato degli “Studenti e collettivi che popolano l’emeroteca” paragonano Chieti a Milano, dove nei giorni scorsi è stata sgomberata l’ex libreria Cuem, all’interno dell’ateneo, occupata l’anno scorso da alcuni universitari.

Ieri pomeriggio (martedì 7 maggio) il direttore generale Filippo Del Vecchio ha chiamato i carabinieri per far andare via un senzatetto solito frequentare il campus e, da qualche tempo, anche l’emeroteca. Lo stesso Del Vecchio dice di aver più volte chiesto ai ragazzi di non far entrare l’uomo, che a suo dire sarebbe spesso in stato di ebbrezza e accompagnato da due grossi cani che creerebbero potenziale pericolo. In più sarebbero state molte le lamentele di studenti e dipendenti infastiditi dai comportamenti che Del Vecchio definisce “esuberanti”.

In mattinata la polizia è riuscita a farlo allontanare. Ma nel pomeriggio il senzatetto si è ripresentato, visibilmente alticcio, e a quel punto il direttore è intervenuto per farlo uscire. Ma, stando al suo racconto, l’ospite sgradito lo avrebbe persino minacciato. Poi è arrivata la decisione di far intervenire i militari, che nell’emeroteca hanno trovato solo un gruppo di studenti.

Sgomberata emeroteca dell'università

La decisione di far uscire tutti dall’aula, finanziata con i fondi dell’ateneo per le attività culturali degli studenti, è stata del direttore generale, che spiega di non poter mettere a rischio la sicurezza di chi frequenta l’università perché “la responsabilità penale è mia”. Ma ha già fissato un incontro con i rappresentanti di 360 gradi per domani (giovedì 9 maggio): farà firmare loro un documento in cui si impegneranno a far rispettare le regole nel rispetto di tutti.

I firmatari del comunicato contestano soprattutto di aver preso la decisione senza concordarsi con il rettore Carmine Di Ilio e parlano di “controlli dall’alto” di un luogo in cui si fa cultura. “In una città assolutamente non a misura di studente come Chieti Scalo – scrivono - ribadiamo la necessità di luoghi di aggregazione, socializzazione e a disposizione dei tanti gruppi politici e culturali che costellano, fortunatamente, le prolifiche realtà universitarie. La centralità degli studenti e delle studentesse, il loro mondo e le loro idee, all’interno della realtà universitaria sono da valorizzare in ogni modo ed in ogni circostanza, non da reprimere”.

I membri di 360 gradi smorzano la polemica: per loro non è tanto grave che il direttore generale faccia rispettare le regole, ma piuttosto l’arrivo delle forze delle ordine, “che dovrebbero entrare solo per casi gravi”. Domani incontreranno Del Vecchio per parlare della gestione dell’emeroteca.

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