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LETTORI Largo Barbella, via Valignani, Santa Maria...quanti chioschi di benzina chiusi e ancora lì

Il chiosco della benzina in largo Barbella a Chieti è chiuso da 15 anni ma è ancora lì: per rimuoverlo bisogna attendere l'autorizazione del Suap. Viaggio nei chioschi dimsessi in centro città

Non appena ci sarà l’autorizzazione da parte del SUAP - Sportello Unico delle Attività Produttive – finalmente sarà rimosso il chiosco della benzina in largo Barbella a Chieti.

Questo chiosco, il cui titolare è l’Aci, pur se era gestito da altro soggetto, non è in funzione da quasi tre lustri (15 anni) e la sua rimozione è stata ininterrottamente sollecitata dai mass media da tanti anni.

Il sindaco di Chieti nel suo programma elettorale aveva indicato il suo interessamento per rimuovere i chioschi della benzina non usati più in città e qualcosa è stato fatto, in via Asinio Herio e piazza Garibaldi, ma ne restano altri.

Oltre a questo segnalato in largo Barbella, ce n'è un altro in via Padre A. Valignani, mentre a Santa Maria, all’incrocio fra via degli Agostiniani e via S.Olivieri, una stazione di servizio è chiusa da un paio di mesi. La risposta dell’amministrazione comunale per quest'ultima è che si sta prevedendo un nuovo gestore, ma ora è occupato dalle vetture con la quasi impossibilità per i pedoni di camminare. Quando era aperto, la situazione era anche più pericolosa sia per le vetture in rifornimento e sia per i tubi delle pompe posati sulla superficie.

Chioschi di benzina chiusi / foto Pellegrini

Gli spazi delle stazioni di servizio e chioschi non funzionanti, potrebbero essere recuperati per ripristinare lo stato del luogo, perché hanno un particolare pregio paesaggistico, ambientale, monumentale e storico.

Si potrebbero creare i parcheggi o meglio, abbellirli con panchine, fioriere, alberi.

Resta il problema che i serbatoi interrati di questi chioschi non funzionanti non verranno tolti. Sicuramente i serbatoi verranno posti in sicurezza con lo svuotamento del liquido, l’aspirazione dei gas, la sabbiatura, il rivestimento, ma occorre controllare il terreno che copre l’impianto, compreso il sottosuolo.

La speranza è che l’Aci possa avere la risposta per eseguire il lavoro il più presto possibile e che il personale dei lavori pubblici e del servizio traffico del comune di Chieti si impegni per i controlli di loro competenza.

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