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Cronaca San Giovanni Teatino

Giovane caduto sul fronte: venerdì cerimonia di commemorazione a Sambuceto

Rientra la salma di Silvino Sigismondi, morto nel corso della Seconda Guerra Mondiale quattro giorni dopo essere diventato padre. Le ricerche del pronipote hanno permesso il ritrovamento

Dopo 71 anni torna a casa la salma di uno dei caduti della Seconda Guerra Mondiale, Silvino Sigismondi.

Domani pomeriggio (venerdì 26 ottobre) alle 16.30 presso il monumento ai caduti della guerra in corso Italia a Sambuceto, verranno resi gli onori al soldato semplice, che era stato tumulato, alla fine del conflitto, nel sacrario militare “Oltremare” di Bari.

A “ritrovare” la salma è stato il giovane pronipote Jacopo Fiore, appassionato di informatica, che dopo aver letto le struggenti lettere d’amore dal fronte del giovane bisnonno alla moglie si è deciso a scovare l’ubicazione dei resti mortali dell’avo.

Così, grazie a internet, si è potuto risalire al sacrario militare pugliese, dove sono conservate oltre 60 mila vittime delle campagne di Grecia e di Albania.

LA STORIA Silvino Sigismondi partì per la guerra nel dicembre del 1940, otto mesi dopo il suo matrimonio con Anna Santarelli, che al momento dell’arruolamento del marito era in attesa del loro primo figlio, Francesco, nato il 31 gennaio 1941, quattro giorni prima della morte del padre, che il 3 febbraio cadde a Berat, una cittadina dell’Albania centrale, costruita sulla confluenza dei fiumi Osum e Molisht, quindi particolarmente strategica per le operazioni militari di guerra: insieme a Sigismondi morirono centinaia di soldati italiani, che trovarono una strenua opposizione delle truppe nemiche.


 

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