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Cronaca Casalincontrada

Centro di recupero rifiuti a Casalincontrada: il Wwf dice basta

Il progetto escluso dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Il sindaco di Casalincontrada: "Il paesaggio è un bene primario di tutti i cittadini"

Il progetto proposto dalla Edilizia Colonnetta s.r.l. per la realizzazione di un Centro di recupero e valorizzazione dei materiali provenienti da servizi di raccolta differenziata a Casalincontrada, in località Fosso Taverna, è stato escluso dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

Il Wwf protesta: "La VIA è un procedimento attraverso il quale vengono preventivamente individuati gli effetti significativi sull’ambiente e sul patrimonio culturale di un insediamento- sottolinea l'associazione in una nota -  Il Comitato Regionale VIA ha invece inopinatamente escluso da questa procedura il Centro di recupero, che tratterà ogni giorno centinaia di tonnellate di rifiuti, limitandosi ad alcune prescrizioni e senza tenere praticamente in alcun conto le decine di osservazioni presentate, oltre che dal Wwf, da aziende, comitati di cittadini, residenti della zona e persino da una parrocchia".

Sui ricorsi presentati il Tar di Pescara si pronuncerà nei prossimi giorni. Il presidente del Wwf Chieti, Nicoletta Di Francesco, rimarca la sostanziale opposizione del territorio nei confronti dell’azienda trattamento rifiuti in Val Pescara. "L’impianto di Casalincontrada è in un sito a pochissima distanza da Manoppello e dalla popolosa frazione Brecciarola di Chieti in una zona nella quale sono presenti strutture sensibili, come scuole e asili nido, ristoranti e numerose altre attività che sarebbero pesantemente danneggiate- osserva - L’approfondimento previsto dalla procedura VIA sarebbe una garanzia per tutti".

Le perplessità del Wwf sembrano essere condivise appieno dal nuovo sindaco di Casalincontrada, Vincenzo Mammarella: “Si tratta di un intervento importante, per dimensioni e per quantità di materiali trattati. I cittadini, di Casalincontrada, Manoppello e Chieti, e gli stessi amministratori dei tre Comuni, hanno bisogno di capire e di avere certezze. La procedura di valutazione di impatto ambientale certamente potrebbe aiutare a fare chiarezza. Va anche tenuto conto – aggiunge il sindaco Mammarella - che la asserita volontà dell’azienda di trattare esclusivamente imballaggi non trovava rispondenza nelle carte depositate a sostegno del primo progetto e  che certe criticità non sembrano superate neppure in quello rimodulato, oggi in esame. In Val Pescara inoltre operano già diverse attività di trattamento rifiuti, con capacità produttive ben superiori a quelle del territorio. Non si vede perché crearne altre”.

L’area interessata al progetto è sottoposta a vincolo paesaggistico.

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