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Cronaca

Centri per l'impiego, 10 impiegati fuori per rispettare le norme comunitarie

Il presidente della Provincia replica al capogruppo Pd D'Amico che aveva segnalato la mancata assunzione di una parte dei 51 vincitori di concorso, per i quali l'ente ha chiesto l'autorizzazione al ministero dell'Interno

Non sarebbero stati dimenticati, ma i 10 impiegati amministrativi vincitori di concorso non assunti insieme agli altri 41 dalla Provincia, sarebbero rimasti fuori a causa di rigide norme dell’Unione Europea. È questa la spiegazione del presidente della provincia, Enrico Di Giuseppantonio, dopo la questione sollevata dal capogruppo Pd Camillo D’Amico.

Il consigliere di opposizione aveva annunciato la convocazione della Commissione di controllo e vigilanza per sciogliere il nodo degli amministrativi “dimenticati”. Dal 1° gennaio 51 vincitori di concorso con varie mansioni non erano in servizio. Una decisione a cui proprio il Pd si era opposto, dato che i lavoratori dei Centri per l’impiego sono pagati con fondi comunitari, dunque con una copertura finanziaria che non intacca il patto di stabilità interno.

Alla fine la Provincia ha inoltrato al ministero la richiesta di assunzione per i 41 vincitori del concorso che è terminato quasi un anno fa. Ma i 10 lasciati fuori non sarebbero, come ipotizzato da D’Amico, vittime dell’assenza dell’assessore al Lavoro, Daniele D’Amario, nella riunione di giunta.

“La provincia – puntualizza il presidente – secondo le linee di intervento adottate dall’Unione europea, ha l’obbligo di utilizzare le risorse finanziarie del Fondo sociale europeo per finalità specifiche, che attingono al potenziamento di servizi di tipo specialistico erogati dai centri per l’impiego direttamente all’utenza, per l’attivazione dei quali si richiedono figure professionali qualificate”.

“Da quando la Provincia ha assunto la veste di Organismo Intermedio – prosegue - le figure amministrative che si occupano della gestione dei fondi Fse e di tutte le procedure non possono essere assunti ex novo, a differenza degli anni precedenti e per dare attuazione al programma operativo Por Fse 2012-2013 la Provincia è obbligata ad utilizzare il personale amministrativo interno”.

E sarebbe falso, secondo Di Giuseppantonio, che l’assunzione dei 41 addetti ai Centri per l’impiego non sarebbe esente dall’autorizzazione preventiva della Commissione di controllo. Così aveva infatti riferito D’Amico. “La Provincia – spiega ancora Di Giuseppantonio - è un ente strutturalmente deficitario e per questo ogni tipologia di assunzione di personale è subordinata all’autorizzazione della Commissione di controllo presso il ministero dell’Interno. Proprio per dare seguito a questo onere, abbiamo inoltrato la richiesta di assunzione relativa alle 41 figure specialistiche che verranno utilizzate nei nostri centri per l’impiego“.

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