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Cronaca

Cda d'Annunzio senza teatini, il Comitato cittadino: "Inaccettabile"

"La città non intende più subire passivamente ulteriori mortificazioni" evidenzia il coordinatore Perrotti, ricordando l'impegno dell'università a riportare un corso di laurea in centro

Sorpresa e sconcerto anche da parte del Comitato cittadino per la salvaguardia e il rilancio di Chieti in merito alla costituzione del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Nei giorni scorsi infatti, il Senato Accademico ha proposto una rosa di nomi che potrebbe insediarsi nel prossimo mese di novembre: imprenditori, rappresentanti di associazioni di categoria, docenti. Tutti accomunati però dal non essere di Chieti e provincia.

“La scelta di non prevedere la rappresentanza di questo territorio è inaccettabile - sottolinea il coordinatore del comitato Giampiero Perrotti - Non ci permettiamo alcuna valutazione sulle persone individuate ma va respinta la totale esclusione di ogni e qualsiasi rappresentanza di una città, quella di Chieti, e di un territorio, quello della sua Provincia, che fin dall’epoca della costituzione del Consorzio interprovinciale per la libera Università hanno dato all’Ateneo un contributo preponderante in termini di impegno, disponibilità, attenzione e risorse economiche”.

Nell’annunciare ogni possibile azione lecita in difesa di una città “che non intende più subire passivamente ulteriori sottrazioni e mortificazioni”, il Comitato cittadino ricorda la collaborazione con i rappresentanti della d’Annunzio all’avvio dell’operazione “Caserme dismesse” per la realizzazione, nella ex Bucciante, della Cittadella della Cultura. “Cittadella nella quale – aggiunge Perrotti - l’università si è impegnata a insediare un corso di laurea in Beni ambientali e Culturali, una pinacoteca, munifico dono all’Ateneo del mecenate Alfredo Paglione, e altre importanti attività più volte confermate”.

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