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Cronaca

Arresto D'Agostino: l'indignazione delle associazioni teatine

I rappresentanti di sedici associazioni firmano un documento congiunto: "Piena solidarietà a tutte le donne, rappresentate da quelle fatte oggetto di tanta aberrazione del clientelismo politico che va immediatamente condannato"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Non è facile assumere posizioni in merito ad un reato compiuto da un soggetto politico, appena colpito da un provvedimento di arresti domiciliari e in attesa di sviluppi della propria posizione giudiziaria,  soprattutto in un paese democratico qual è l’Italia.

Resta, però, la facoltà di ogni cittadino e dell’intera comunità di Chieti di esprimere profonda indignazione e la più decisa riprovazione di fronte al comportamento di un Assessore comunale che, nell’ambito delle proprie competenze amministrative, si pone nelle vesti di prevaricatore del bisogno di persone deboli, nel caso specifico di donne indifese e in condizioni personali e familiari, che ne limitano la libertà di sottrarsi a richieste odiose di un maschilismo di prepotenza che va condannato e represso, anche al di là delle pur inevitabili procedure giudiziarie avviate.

L’operato dell’Assessore comunale alle politiche per la casa, Ivo D’Agostino, a prescindere dagli sviluppi giudiziari, affidati alla Magistratura, suscita scandalo e indignazione per l’offesa grave e la violenza fisica, morale e psicologica imposta ad un gruppo di donne, tra cui ragazze madri ed immigrate, che gli si sono rivolte per veder soddisfatto un proprio legittimo diritto, quello della casa, garantito dalla Costituzione repubblicana italiana.

Ci facciamo, perciò, portavoce di quanti sono giustamente offesi dallo scandalo e animati dall’indignazione per questo episodio di intollerabile e inaccettabile sopraffazione e sopruso, esprimendo piena solidarietà a tutte le donne, rappresentate da quelle fatte oggetto di tanta aberrazione del clientelismo politico che va immediatamente condannato. Condanna, prima morale, che deve colpire, pur nell’attesa del giudizio dei Magistrati, il responsabile di un comportamento che ha visto prevalere, da parte dell’Assessore comunale indagato, stando alle indagini fin qui condotte dagli inquirenti ed agli elementi di prova raccolti, l’egoistico disprezzo verso la donna come soggetto sociale, identificata soltanto come oscuro oggetto del desiderio sessuale e non come persona degna di rispetto e di considerazione umana.

Le Associazioni Culturali firmatarie invitano la collettività a manifestare la propria indignazione e ad aderire a tutte le iniziative che saranno intraprese, per riaffermare la dignità di tutte le donne, componenti di pari valore giuridico, sociale ed umano della Società civile.

                                                                                 

                                                                                              Le Associazioni Firmatarie

N.B. Il documento, fino a questo momento, è stato sottoscritto, come da allegato elenco, da 16 Associazioni tramite i loro rappresentanti presenti nel capoluogo.

ASSOCIAZIONI CHE HANNO SOTTOSCRITTO IL DOCUMENTO

NOI DEL G. B. VICO

D’ALESSANDRO MARIO-FINOCCHI BIANCA MARIA

AUSER-UNITEL

BARTOLOMMEI RITA-CAVALLUCCI ALFONSO

CAMMINANDO INSIEME

VACCARELLA ANNA

CHIETISCALO.IT

DI MONTE ROBERTO

CENTRO INTERCULTURALE MONDO FAMIGLIA

DAVIDE ALESSIA

COMITATO QUARTIERE SANTA MARIA

ORSINI MARINA

COORDINAMENTO FESTA DEI POPOLI CHIETI

COVELLI NAVES GINA

CORO F.S. SELECCHY

PALMIERI LUCIA

DA GRANDE VOGLIO CRESCERE

ELIA ROBERTA

F.A.I.

DE CERCHIO GIAMPAOLO

FAIRY CONSORT

DRAGANI LUCA

IL CANOVACCIO

MARRONE GIANCAMILLO

ITALIA NOSTRA

MARINELLI ASSUNTA

LIBRIDINE

CAIANI CARMELA

MOBILFREE

TORELLI MARIA AUGUSTA

MAGNIFICA COMUNITA’ TEATINA

VALENTINI MARINO

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