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Cronaca

Caserma Berardi, le altre proposte: facciamone un distretto sportivo polifunzionale

Il Pd sogna di sfruttare gli ampi spazi dell'ex casermain via Ferri per realizzare campi sportivi da mettere a disposizione della città: "Ma questa gara per individuare una destinazione d'uso rappresenta la grave latitanza della politica sul programmare le scelte"

La destinazione d'uso della caserma Berardi continua a far discutere in città. In tanti in questi giorni stanno suggerendo i possibili utilizzi della mega struttura in via Ferri: le proposte di cittadini e associazioni vanno dalla residenza per universitari, alla centrale operativa intercomunale sino a fare della stessa un luogo per le associazioni.

Un altro possibile progetto è quello di farne un distretto sportivo polifunzionale. A suggerirlo è Alessandro Marzoli del Partito Democratico che sogna di sfruttare gli ampi spazi dell'ex Caserma Berardi per realizzare campi sportivi per diverse discipline da mettere a disposizione della città. "Gli spazi interni ed esterni, alcuni già adibiti alle attività sportive dai militari, potrebbero divenire una soluzione per diverse scuole cittadine che non dispongono di adeguate palestre per l'educazione fisica- spiega Marzoli - mentre nelle ore pomeridiane la struttura potrebbe divenire centro per società sportive cittadine che reclamano spazi per gli allenamenti ed nel futuro struttura sportiva a disposizione di Coni e Federazioni".

Il problema è anche politico. Per il Pd infatti, la stimolante gara lanciata da più parti per individuare una destinazione d'uso per la Berardi "rappresenta la grave latitanza della politica sul programmare le scelte e sul coinvolgere i cittadini nel disegnare la loro idea di città. C'è un tremendo vuoto di progettualità - riprende-  Vuoto sui contenitori, dalla biblioteca De Meis, fino all'ex ospedale militare della villa, dal San Camillo alla caserma Berardi. Strutture su cui il Comune, ente non proprietario, deve avere il coraggio di lavorare per non lasciarle dimenticate, in una città che soffre inevitabilmente della sindrome dell'abbandono. A salvarci dal silenzio assordante sul futuro della nostra comunità ci sono per fortuna associazioni e cittadini che non si arrendono".

Marzoli ricorda che nel 2010 il centrosinistra presentò un'idea per recuperare la ex Pescheria, altro luogo, in pieno centro, decisamente sottoutilizzato. "Ci sono giovani architetti che immaginano Chieti come un luogo da poter vivere ancora- conclude - li coinvolgeremo anche su altri luoghi che questa città non può abbandonare al loro destino".

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