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Cronaca Villa Obletter / Strada Pignatari

Cantine Aperte: Fabio Tomei apre le porte de "I Maligni"

Fabio Tomei, giovane imprenditore del posto, ci presenta la sua Azienda Agricola "Maligni", l'unica a Chieti che aderisce a Cantine Aperte 2013, il prossimo week end. Noi lo abbiamo intervistato

E' riuscito ad aprire una Cantina contando solo sulle proprie forze e su tanta, tanta passione. E così oggi Fabio Tomei, a 30 anni, è il titolare dell' Azienda Agricola "I Maligni" a Chieti. Domenica, in occasione della manifestazione dedicata al vino, Cantine Aperte, aprirà ai visitatori le porte della sua Cantina in strada Pignatari 3. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare questa sua bella avventura tutta abruzzese.

Come decide un ragazzo di diventare imprenditore agricolo?

Diciamo subito che da giovanissimo ero il classico “ribelle” mai pienamente soddisfatto e alla costante ricerca di una vera identità. Cercavo altrove, senza ovviamente grandi risultati, quello che invece avevo sotto gli occhi. Dopo tanto girovagare è sorta in me la necessità di un ritorno alle origini, un riavvicinamento alla natura e alla campagna da cui provenivo, elementi che per generazioni hanno contraddistinto la mia famiglia e a cui io sento di appartenere. Credo che uno degli obiettivi per ogni ragazzo sia quello di sentirsi realizzato facendo ciò che, attraverso le proprie inclinazione, riesca a tirare fuori il meglio dalle proprie passioni. Ecco, io mi realizzo attraverso il vino.

Hemingway diceva che il “vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo”. Un ritorno alla natura può essere visto come un ritorno alla civiltà. Concretamente, come sei arrivato alla creazione dell’azienda? 

Nel 2005 abbiamo iniziato a produrre “amatorialmente” vino per noi e per gli amici, attraverso l’antica tecnica della macina a mano. Un “lavoraccio” che , considerando i quintali d’uva macinati, mi ha ancora di più convinto che fosse davvero quello il sentiero da percorrere.

Per circa quattro anni ho, per così dire “sondato il terreno”, nel frattempo studiavo all’università e ho cominciato a lavorare presso la cantina sociale di Torrevecchia Teatina. Quando ormai non avevo più dubbi sul fatto che quella fosse la mia strada, nell’ anno 2009 ho fatto richiesta ed ho ottenuto un prestito che mi ha permesso di dare inizio all’attività evitando di chiedere aiuti economici ai miei familiari. Una delle condizioni che mi ero imposto, infatti, era quella di contare solo sulle mie forze. In quell’anno ho iniziato a lavorare a tempo pieno, con l’apporto dei miei genitori che danno il loro contributo d’esperienza per me utilissimo.

Fabio Tomei apre le porte della sua Cantina I Maligni

Quando hai cominciato a raccogliere i primi frutti dall'attività, una volta che ha preso piede?

Ho iniziato da subito a produrre il Montepulciano d’Abruzzo, con il passare del tempo mi sono sempre più convinto dell’idea che questo vino dovesse staccarsi dall’idea di un prodotto grossolano: considero il Montepulciano un vino assolutamente di qualità che può competere con altri vini dal maggiore appeal come, ad esempio, il Chianti.  

Mosso da questo intento quest’anno ho deciso di “uscire” con due etichette: il  Montepulciano Mastro e un Pecorino che ho chiamato Maia. La denominazione della prima è un omaggio a mio padre, maestro di vita che mi ha trasmesso questa passione nel sangue. La seconda richiama alla Majella, nostra montagna madre e simbolo d’Abruzzo.

Nell’ ultimo anno abbiamo preso parte a diverse fiere tra cui il Proweine di Dusseldorf, il Vinitaly a Verona, oltre alle fiere locali per far conoscere i nostri prodotti.

Perché la scelta di chiamare l’azienda “I Maligni”?

Maligni è il soprannome della mia famiglia che nasce quando il mio bisnonno, a seguito di un’accesa discussione con il parroco del paese,  fu bollato con l’aggettivo “maligno” da quest’ultimo. Ovviamente siamo Maligni di  nome ma non di fatto, abbiamo un animo buono come il nostro vino .  

Domenica 26 Maggio ci sarà il debutto nell’ambito della manifestazione Cantine Aperte. Qual è il programma della giornata?

Innanzitutto ci tengo a dire che saremo l’unica cantina aperta nella città di Chieti che ha aderito al movimento turismo del vino. Apriremo le porte dell’azienda ai visitatori già dal pomeriggio di Sabato 25 oltre che per tutta la giornata di Domenica 26 maggio e saranno previste visite guidate della cantina e dei terreni che la circondano. All’interno del punto vendita, inaugurato un anno fa,  vi sarà un’ esposizione di tele di Danilo Primiterra, un pittore contemporaneo emergente che apprezzo molto. Inoltre, ho avviato una collaborazione con un’azienda della zona che metterà a disposizione dei visitatori i propri cavalli (e pony per i bambini) per delle passeggiate alla scoperta del territorio e presenza di animali da cortile (capre, conigli) per avvicinare soprattutto i più giovani alla natura. Tutto questo avverrà in un clima festoso con musica folk abruzzese eseguita con du bott.

Cosa c’è in cantiere per il futuro?

L’obiettivo è quello di aumentare la produzione dei già esistenti Montepulciano e Pecorino usciti quest’anno. A breve verranno accompagnati da un Montepulciano più strutturato che in questi giorni stiamo barricando e certamente proporremo un’etichetta di  Cerasauolo e una di Trebbiano. Altro progetto, a cui stiamo già lavorando, vede la creazione di nuovi impianti di Passerina e Cococciola per riuscire a imbottigliare nel breve termine uno spumante di Passerina.

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