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Cronaca Chieti Scalo

Denunciò tangenti ma era calunnia: imprenditore condannato

In un esposto anonimo affermò che l'associazione che gestisce lo stadio del nuoto a Chieti aveva pagato una tangente per ottenere il rinnovo del contratto. Per gli inquirenti si trattò di calunnia

Un esposto anonimo inviato nel 2010 alla Guardia di Finanza in cui affermava che i vertici dell'associazione che gestisce lo stadio del nuoto a Chieti, anni prima, avevano pagato una tangente per ottenere il rinnovo del contratto di gestione dell'impianto.

Ma secondo i giudici si trattava di calunnia. Per questo un imprenditore chietino, F.D.L., è stato condannato a due anni di reclusione dal giudice monocratico del tribunale di Chieti Patrizia Medica.

Gli inquirenti risalirono all'uomo tramite le immagini dalle telecamere di videosorveglianza dell'Ufficio Postale dal quale era stato partito l'esposto.



 

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