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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bomba

Estrazione gas Bomba, osservazioni contrarie di comitati e associazioni

Il progetto viene contestato perché risulta una sorta di calco di quello, presentato dalla Forest Cmi spa, già bocciato poco più di un anno fa dal Consiglio di Stato per i forti rischi idrogeologici

Continua la battaglia di comitati e cittadini contro il progetto della Cmi Energia spa sul giacimento di gas naturale denominato Colle Santo, nei territori di Bomba, Archi, Roccascalegna, Torricella Peligna, Pennamodo, Villa Santa Maria, Atessa, Colledimezzo. Il Comitato di cittadini “Gestione Partecipata Territorio” di Bomba e le associazioni Legambiente e Wwf hanno inviato al Ministero dell’Ambiente le loro osservazioni in opposizione allo Studio d’Impatto Ambientale presentato dalla società, stilate gratuitamente da un comitato scientifico (composto da dott. Domenico Angelucci, dott. Antonio Bianco, prof. Francesco Brozzetti, dott. Massimo Colonna, prof.ssa Maria Rita D’Orsogna, dott. Alessio Martorella, dott. Andrea Rosario Natale, dott.ssa Loredana Pompilio, prof. Francesco Stoppa.  Coordinamento: Fabrizia Arduini (Wwf), Massimo Colonna e Sabrina Carozza (Gestione Partecipata Territorio), Luzio Nelli (Legambiente), Loredana Pompilio).

Il progetto viene contestato perché risulta una sorta di calco di quello, presentato dalla Forest Cmi spa, già bocciato poco più di un anno fa dal Consiglio di Stato per i forti rischi idrogeologici. “Si tratta - dice in una nota Legambiente Abruzzo - di un vero affronto e di una totale mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni dello Stato italiano. Il precedente progetto era stato bocciato con atti formali a tutti i livelli comunale, provinciale, regionale e nazionale e si era concluso con il pronunciamento del massimo organo decisionale amministrativo del nostro ordinamento con una argomentazione certamente tuttora valida poiché le condizioni idrogeologiche della zona in cui è situato il giacimento sono rimaste assolutamente invariate”. E invece, senza alcuna nuova analisi del terreno o analisi sulla reale composizione del gas, ecco un nuovo progetto.

Legambiente, Wwf e Comitato sollecitano ora le pubbliche amministrazioni, a cui rivolgono diverse richieste. Al ministero dell’Ambiente, il quale sarà inoltrato un dettagliato e argomentato documento di diffida, chiedono di non esprimere parere favorevole nei confronti di un progetto bocciato da una sentenza del Consiglio di Stato, su ricorso, tra gli altri, della stessa Regione Abruzzo, e respinto a tutti i livelli dagli enti locali.

Al ministero dello Sviluppo economico, cui sarà inviata anche una richiesta ufficiale,  chiedono di ritirare il Permesso di Ricerca denominato “Colle Santo”, visto che lo stesso ministero aveva presentato ricorso al Consiglio di Stato affinché non si procedesse alla coltivazione del giacimento per i forti rischi idrogeologici. Al ministero sarà richiesto, anche, di deliberare definitivamente l’impossibilità di sfruttare il giacimento di gas naturale di Bomba affinché non si possa ripresentare in futuro un ulteriore “nuovo” progetto.

Alla Regione, che già aveva presentato le proprie osservazioni, chiedono di adottare ogni possibile iniziativa al fine di non rendere disponibili i terreni dell’Agglomerato Industriale di Atessa-Paglieta individuati dalla Cmi Energia Spa come sito di destinazione della centrale di trattamento del gas naturale estratto.

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