Fatto esplodere a Tufillo l'ordigno bellico ritrovato nella vasca di argilla

È stato fatto brillare a Tufillo l'ordigno bellico rinvenuto domenica mattina in una vasca di lavorazione della Granito Forte, azienda che produce ceramiche per pavimenti e rivestimenti nella zona industriale di Fresagrandinaria (Ch). Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 11, quando a un certo punto un miscelatore meccanico in acciaio, che stava lavorando l'argilla, si è bloccato perché nella vasca c'era un proiettile da mortaio. La materia prima viene acquistata da fornitori turchi ed ucraini, ma l'azienda non è stata in grado risalire al carico dal quale proveniva.

Gli operai hanno immediatamente bloccato la lavorazione e allertato le forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Vasto e della stazione di Fresagrandinaria, che hanno messo in sicurezza l'area. Prima è stato inibito ogni accesso, poi, dopo le comunicazioni ufficiali con la prefettura di Chieti, è stata disposta l'evacuazione dell'azienda. La Granito Forte ha crca 200 dipendenti, ma domenica erano a lavoro in forza ridotta. Quindi i militari hanno allertato gli artificieri dell'Esercito italiano che questa mattina sono arrivati da Napoli. L'ordigno, di 10 centimenti di diametro e circa 50 centimetri di lunghezza, è stato prelevato e trasportato in sicurezza in località Mulino Vecchio, a Tufillo, dove è stato fatto brillare.

Non è stato possibile risalire alla data di fabbricazione, poiché il proiettile era molto incrostato dalla ruggine. Pur considerando che possa essere azzardato attribuire la provenienza dell'ordigno dalla guerra in atto in Ucraina, i militari non lo escludono del tutto.