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Cronaca

Bimbi autistici in attesa di terapie: i genitori protestano in Regione

Le famiglie, pur avendo avuto una diagnosi precoce di autismo, non possono accedere alle cure, spiega Angsa Abruzzo, la onlus che da 18 anni si batte per i diritti degli autistici

In lista d'attesa da due anni, ma non hanno ancora ricevuto alcuna comunicazione dall'assessorato regionale alla Sanità e sono costretti a portare i propri figli lontano da casa per fare le terapie e a proprie spese.  

Per questo le famiglie di nove bambini autistici della provincia di Chieti hanno deciso di protestare davanti agli uffici dell'assessorato a Pescara.  

Il sit-in scatterà oggi dalle 14,30, quando i genitori manifesteranno le loro difficoltà, già esposte a suo tempo all'assessore e chiederanno di essere ricevuti per la presa in carico nelle strutture scelte.

" L’attesa di nove bambini ormai dura da anni - spiega Alessandra Portinari, presidente dell'Angsa Abruzzo onlus, che da 18 anni si batte per i diritti degli autistici - alcuni di loro non svolgono nessun tipo di riabilitazione. I genitori che possono permetterselo sono costretti a pagare di tasca propria le spese riabilitative così come i viaggi anche fuori regione. Ogni giorno fronteggiano situazioni durissime, drammatiche, perché in certe famiglie ci sono più bambini con diagnosi di autismo. La Costituzione riconosce il diritto alla salute definendolo un diritto fondamentale dell'individuo".

I genitori si dicono amareggiati dall’indifferenza delle istituzioni, "che finora non hanno dato nessun seguito agli appelli lanciati”.

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