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Cronaca Vasto

Bandiere Blu: cinque sulla costa teatina ma l'Abruzzo perde pezzi

Premiati alcuni tratti di Francavilla al Mare, San Vito Chietino, Fossacesia, Vasto e San Salvo-Marina. Esce Rocca San Giovanni. In due anni l'Abruzzo ha perso sei località balneari

Sono otto le spiagge abruzzesi che quest'anno ottengono la Bandiera Blu: il riconoscimento internazionale assegnato dalla Fee (Foundation for environmental education) che premia le acque più pulite. Due in meno rispetto al 2014.

Delle otto Bandiere blu dell'Abruzzo cinque sono in provincia di Chieti: Francavilla al Mare-Lido Alcyone; San Vito Chietino-Molo sud, Calata Turchino/Rocco Mancini; Fossacesia-Marina di Fossacesia; Vasto-San Nicola, Punta Penna, Vignola, San Tommaso; San Salvo-Marina/zona Fosso Molino. Le altre tre bandiere Blu sono sulla costa teramana: Tortoreto-Spiaggia del Sole e Roseto degli Abruzzi-Lungomare Trento/Centrale; Pineto-Torre Cerrano. Quest'anno perdono il titolo Rocca San Giovanni, sulla costa teatina e Silvi Marina nel teramano. 

Una discesa libera quella dell'Abruzzo sul fronte mare pulito: delle 14 Bandiere Blu del 2013 in due anni c'è stato quasi un dimezzamento. L'anno scorso anche Ortona perse il vessillo.

La classifica nazionale vede in cima rispettivamente le spiagge di Liguria, Toscana e Marche. L'Abruzzo è settima assieme al Veneto.

I criteri per l'assegnazione delle Bandiere Blu tengono conto dell'eccellenza delle acque di balneazione, ma anche di aspetti quali l'efficienza della depurazione, la raccolta differenziata, le piste ciclabili, gli spazi verdi, e  i servizi sulle spiagge.

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