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Cronaca

Bancarotta fraudolenta da 4,5 milioni, l'imprenditore Bellia a giudizio

Luciano Bellia, amministratore unico della ex Sidermetalli accusato assieme ad altre cinque persone deve rispondere di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. Il processo il 9 luglio 2015

Sei persone sono state rinviate a giudizio dal gip del tribunale di Chieti nell'ambito dell'inchiesta per bancarotta fraudolenta sulla società Sidermetalli di Chieti. Tra queste, Luciano Bellia, 46 anni, imprenditore nel settore del recupero dei metalli ferrosi, principale imputato.

L'uomo deve rispondere di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale: nella veste di amministratore unico della società, avrebbe distratto somme per 1,6 milioni di euro, tratte su conti intestati alla società ed accesi presso tre banche, mediante bonifici disposti a nome di Irina Sedova, la donna russa alla quale era stato ceduto il 70% del capitale sociale. Quest'ultima è accusata di bancarotta documentale.

Sempre secondo l'accusa, altri 2,9 milioni di euro tratti sui conti correnti intestati alla società sarebbero stati distratti da Bellia per un'operazione di compravendita di Villa Mufarbi dalla società Hilde Fortini. Gli altri indagati sono Monica Piersante, che deve rispondere di ricettazione, e altre tre persone che devono rispondere di reati in materia fiscale in violazione del decreto legislativo 74 del 2000.

La prima udienza del processo è stata fissata per il 9 luglio prossimo davanti al Tribunale di Chieti.

La Sidermetalli, dichiarata fallita nel 2013, si occupava di recupero e lavorazione di materiale ferroso e non, e di materiale di risulta in genere nonchè di intermediazione immobiliare.

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