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Cronaca Guardiagrele

Non c'è tempo di arrivare a Chieti: la piccola Amira nasce in ambulanza a Guardiagrele

La neonata sta bene ed è stata trasferita assieme alla mamma al SS. Annunziata. Determinante l'intervento dall'equipaggio del 118. Il racconto del medico che era a bordo

Le doglie improvvise, la richiesta di aiuto e l’arrivo di un’ambulanza medicalizzata del 118 di Guardiagrele dove ieri sera a coordinare l’intervento c’era proprio un ginecologo. 

Ma la piccola Amira di aspettare qualche decina di minuti, il tempo del viaggio da Guardiagrele all’ospedale di Chieti, non ne ha voluto sapere e in un attimo la neonata è venuta alla luce a bordo dell’ambulanza. A farla nascere è stato il dottor Lorenzo Palazzoli con il personale del punto di primo intervento (ppi) di Guardiagrele.

“Verso le 20.30  – racconta il dottor Palazzoli a ChietiToday – arriva una richiesta di intervento in centro per una donna di 26 anni alla 40esima settimana di gravidanza. Quando siamo arrivati le contrazioni erano sempre più forti e ravvicinate. Partiamo diretti verso Chieti ma, prevedendo che la mamma potesse partorire subito, decidiamo di fermare l’ambulanza per un controllo". Ed è in quel momento che il dottore vede spuntare una testolina: non c’è nemmeno il tempo di spostarsi all’interno del presidio guardiese che Amira in cinque minuti è già qui.

Parto precipitoso, si dice in gergo. Mamma e bimba, entrambe in ottime condizioni, sono state poi trasferite nella clinica ostetrico-ginecologica del SS. Annunziata di Chieti. Amira è la quarta figlia di una donna di 26 anni, di origine marocchina, che da tempo vive a Guardiagrele con la sua famiglia.

Un finale gioioso, ma se ci fosse stata una complicanza di qualsiasi tipo, se ad esempio la bambina avesse avuto giri di cordone ombelicale intorno al collo, forse oggi non avremmo avuto una storia così bella da raccontare. Dal 118 è l’occasione per ribadire l'importanza cruciale del medico in ambulanza come anche del ppi di Guardiagrele che si cerca di mantenere operativo H24.

“Se ieri non ci fosse stato a bordo un medico sull’ambulanza la signora probabilmente non avrebbe potuto avere tutta l’assistenza ricevuta e la possibilità di un parto in sicurezza, nonostante le condizioni - osserva il dottor Palazzoli - . E pensare che qualche anno fa c’era stata una delibera della Asl che prevedeva il servizio di autoambulanza senza il medico a bordo, ma con soli infermiere e autista. Una follia che durante l’emergenza Covid 'per fortuna' non ha potuto avere seguito. Non sono stati forse i medici del 118 gli unici a entrare nelle case dei pazienti in quarantena?”.

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