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Cronaca

Autovelox "per fare cassa" in alcuni comuni: Codici incontra il prefetto

L'associazione si è fatta portavoce delle lamentele e segnalazioni ricevute da numerosi cittadini dei Comuni di Ripa Teatina, San Martino sulla Marrucina e Torrevecchia Teatina

Codici Chieti ha incontrato ieri il prefetto Fulvio Rocco De Marinis per discutere delle problematiche legate all'uso degli autovelox in alcuni comuni della provincia di Chieti.

In particolare l'associazione si è fatta portavoce delle lamentele e segnalazioni ricevute da numerosi cittadini dei Comuni di Ripa Teatina, San Martino sulla Marrucina e Torrevecchia Teatina che, secondo quanto denunciato dagli stessi "userebbero" gli autovelox  forse in maniera non corrispondente a quanto prescritto nel codice della strada e soprattutto nei decreti e circolari emessi dalla Prefettura di Chieti circa le modalità di rilevamento della velocità a distanza da parte degli organi di polizia.

All'associazione è stato denunciato che nei bilanci di previsione 2013 di questi Comuni, tra le entrate extra tributarie per violazione del codice della strada, risultano iscritte somme fino a 200 mila euro, generando con ciò il sospetto che il mezzo possa essere utilizzato più per fare cassa che in funzione preventiva.

"La richiesta di incontro con il Prefetto - spiegano Concetta Nasuti e Davide Esposito - è stata avanzata perché, se finora queste multe venivano annullate nella quasi totalità dai Giudici di pace, negli ultimi tempi alcune pronunce della Corte di Cassazione, cui sembra volersi uniformare anche la giurisprudenza teatina con delle recenti sentenze, ritengono legittima la contestazione non immediata dell'infrazione, anche se eseguita in strade non rientranti nei citati decreti prefettizi, e  spesso, pare,  trascurando di verificare che vengano rispettate tutte le  condizioni di legittimità indicati nel codice della strada e soprattutto nei citati decreti ancora pienamente validi.


Questo, da un lato ha creato un contrasto con quanto indicato nei decreti prefettizi, dall'altro ha purtroppo "rafforzato", se mai ve ne fosse stato bisogno, il ricorso da parte di alcuni Comuni a detto meccanismo di rilevamento della velocità a distanza, con conseguente aumento delle relative previsioni di incassi.

Attualmente, l'associazione Codici, con proprio ufficio legale sta continuando ad assistere alcuni consumatori nei ricorsi presentati avverso dette multe, pur consigliando nel contempo ad alcuni multati di   desistere, per timore di vedersi condannare alle spese, ingenerando un senso di frustrazione e di giustizia negata".

Il prefetto ha assicurato che il proprio Ufficio, nell'esame dei ricorsi inviati, si atterrà  alle circolari dallo stesso emanate affinché siano garantiti il rispetto di tutti i requisiti di legittimità prescritti per la rilevazione della velocità a distanza .

Entro febbraio inoltre, si terrà un incontro tecnico con i sindaci del territorio affinché vengano dati indirizzi uniformi tali da rassicurare i cittadini consumatori circa il corretto e legittimo funzionamento di detti strumenti di controllo della velocità a distanza. 

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