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Cronaca

Arresto D'Agostino: le reazioni della società civile e politica

Il MeetUp Amici di Beppe Grillo chiede al sindaco di fare chiarezza ed esaminare tutti gli atti dell'ex assessore, mentre Giampiero Riccardo invoca le dimissioni per "culpa in vigilando"

Fioccano le reazioni all’arresto di Ivo D’Agostino, che secondo la ricostruzione della mobile avrebbe preteso prestazioni sessuali approfittando del suo ruolo di assessore alle Politiche sociale.

Le accuse verso l’ex assessore Udc, ora agli arresti domiciliari e già sospeso dal partito, sono tutte da confermare, mentre il sindaco Umberto Di Primio ha ritirato tutte le deleghe che gli aveva affidato di concerto con la giunta e i capigruppo di maggioranza.

“Da cittadini – scrive il MeetUp Amici di Beppe Grillo Chieti tramite la portavoce Sara Marcozzi - auspichiamo però che il Sindaco, pur confidando come tutti noi nell’operato della magistratura, si adoperi, in ragione delle deleghe da oggi avocate a sé, per fare chiarezza e per esaminare e verificare il corretto operato dell’assessore inquisito in merito alle assegnazioni di tutti gli alloggi nonché alla verifica e al controllo di tutti gli atti compiuti dall’assessore D’Agostino nello svolgimento delle proprie funzioni”.

Più duro Giampiero Riccardo, presidente dell’associazione “Zapping, l’idea che cambia”, che invoca le dimissioni del primo cittadino e della sua giunta “per culpa in vigilando”. “Se un briciolo di dignità è rimasto in Di Primio e i suoi sodali – dice - lo usino per sottrarre Chieti all'umiliazione definitiva”. E ancora: “Quando un politico arriva a speculare sulla disperazione dei cittadini, imponendo la propria 'autorità' per assegnare case popolari in cambio di prestazioni sessuali; si è oltrepassata la soglia della mediocrità. Siamo all'aborto della decenza; nei territori dello squallore puro, della desolazione culturale”.      

“Se l'umiliazione di avere garantito un tetto sicuro solo se disposti ad assecondare la spacconaggine e la libidine di un ‘guappetto’ di provincia – prosegue Riccardo - può essere compresa soltanto da chi ne è vittima; risulta però incomprensibile come il sndaco Di Primio oggi cada dalle nuvole. Le violenze imputate sono state addirittura consumate all’interno degli uffici comunali e sempre a dire degli investigatori pare che gli ambienti politici/amministrativi fossero da tempo a conoscenza delle ‘pratiche’ di D’Agostino”.

Spara a zero su tutti Lorenzo Giovannini del coordinamento regionale della Giovane Italia, che approfitta dell’arresto di Ivo D’Agostino per prendersela con la stampa e con i partiti di opposizione: “Posso comprendere l’eccitazione di alcuni cronisti nostrani – scrive in una nota polemica - fino a ieri impegnati a scrivere articoli su argomenti come la Sagra della Marrocca a Casalincontrada o quella del Cinghiale a Pennapiedimonte ed oggi si ritrovano tra le mani un vero e proprio scoop estivo, ma fatico a capire l’entusiasmo giustizialista di esponenti politici del centro-sinistra: ricordo che nessuno di noi ha esultato di fronte alla sentenza di condanna in primo grado di Ottaviano Del Turco (tra i 45 fondatori del Partito Democratico nazionale) e di Guido Cesarone (già Capogruppo di quel partito in Consiglio Regionale) nell’ambito del processo Sanitopoli, perché facciamo del garantismo non solo un modus operandi politico, ma un vero e proprio stile di vita”. 

Jessica Verzulli, coordinatrice provinciale della Giovane Italia si augura che D'Agostino " in adeguata sede possa dimostrare la sua estraneità ai fatti, perché siamo convinti che il garantismo non sia una scusa dietro la quale ci si cela per non addebitare le dovute responsabilità, ma un diritto degno di una società civile come la nostra". E pone l'attenzione sulle presunte vittime "di una violenza psicologica fortissima, legata ad un uso distorto, e quanto mai immorale, della propria carica amministrativa. Sono innanzitutto loro, in questo momento, a dover essere tutelate e rispettate".  

Per la mattinata di oggi (mercoledì 31 luglio) hanno convocato la stampa per parlare dei fatti di ieri l'ex vice sindaco Bruno Di Paolo e i partiti di minoranza. 

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