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Cronaca

Arresti per 'ndrangheta: stanata la prima organizzazione di stampo mafioso nata nella provincia teatina

Due anni di indagini, culminati all'alba con 19 arresti e quasi altrettanti indagati. Il quartier generale a Francavilla

GLI ARRESTI All’alba di oggi, quindi, sono scattate le manette per 15 persone, di cui 6 sono state raggiunte dal provvedimento cautelare in carcere, 9 agli arresti domiciliari. 4 indagati sono ancora attivamente ricercati.  Altre 9 persone sono state raggiunte da provvedimenti di obbligo di dimora o di interdizione ad esercitare attività imprenditoriali o rivestire cariche societarie, mentre in 8 sono indagati in stato di libertà. Questi i reati contestati agli indagati: i delitti di associazione per delinquere di stampo mafioso, con l’aggravante di essere associazione armata, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio delle medesime, tentato omicidio, detenzione illegale di armi da fuoco, estorsione, usura, incendio di esercizio pubblico e di autovettura e intestazione fittizia di beni, con l’aggravante di essersi avvalsi dei metodi mafiosi. Fra gli indagati figurano almeno quattro abruzzesi, gli altri sono stati raggiunti dai provvedimenti nelle province lombarde, in Campania e in Calabria.

I carabinieri hanno anche eseguito il sequestro preventivo di quattro società fra le province di Chieti, Pescara e Reggio Calabria che gestivano bar, commercio online di veicoli e centri scommesse del tipo Eurobet, otto veicoli frutto dell’attività di estorsione e intestati a prestanome e quote societarie di un complesso turistico in Calabria, per un valore complessivo stimato in 10 milioni di euro, di cui sei arrivati dall’Abruzzo. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati anche 10 chili di marijuana

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