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Cronaca Lanciano

Sentenza definitiva, finisce in carcere il palo della banda che rapinò e picchiò i coniugi Martelli: era l'unico ai domiciliari

La sentenza è diventata definitiva e oggi il 28enne, che era con il braccialetto elettronico nella sua abitazione al centro di Lanciano, è stato trasferito a Villa Stanazzo per la pena residua di 6 anni e 5 mesi

Gli erano stati concessi gli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico, perché la sua posizione era ritenuta meno grave di quella dei complici. Ma oggi si sono aperte le porte del carcere per Bogdan Ghiviziu, considerato il palo e l'autista della rapina messa a segno a Lanciano, nella villa dei coniugi Martelli, a settembre di tre anni fa.

Quella terribile notte, una banda di rapinatori entrò in casa del dottor Carlo Martelli e della moglie Niva Bazzan, picchiandoli selvaggiamente e arrivando a mutilare un orecchio alla signora. Il colpo fruttò poche migliaia di euro e qualche prezioso. 

Tre dei responsabili vennero arrestati pochi giorni dopo, Ghiviziu quasi una settimana dopo, mentre si nascondeva nelle campagne alla periferia di Lanciano. Il giovane romeno, oggi 28enne, era ben inserito nella comunità: a Lanciano viveva con la moglie e i figlioletti e lavorava come muratore. 

Quella notte di tre anni fa, la banda picchiò selvaggiamente il dottor Carlo Martelli e la moglie Niva Bazzan, arrivando a mutilare un orecchio alla signora. Tutto per poche migliaia di euro e qualche prezioso. 

Ora, dopo la pronuncia della Cassazione che ha respinto tutti i ricorsi e confermato le condanne della Corte d'appello dell'Aquila, Ghiviziu, già condannato a otto anni in primo grado, l'unico ai domiciliari, andrà in carcere. C'era stato per i 13 mesi dopo il colpo, finché il giudice del tribunale di Lanciano non gli aveva concesso di scontare la pena nella sua abitazione di Lanciano, non ritenendo vi fosse pericolo di recidiva o di fuga. 

Ora, dopo la pronuncia della Cassazione, la pena, diventata definitiva, dovrà essere scontata in carcere. Così l’Ufficio esecuzioni Penali, a firma del procuratore della Repubblica Mirvana Di serio, ha disposto di condurre il condannato in un istituto di detenzione per continuare l’espiazione della pena residua, calcolata in 6 anni e 5 mesi. 

Il provvedimento di esecuzione della pena è stato eseguito dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, che hanno prelevato il giovane dalla sua abitazione accompagnandolo nel carcere di Villa Stanazzo

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