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Cronaca Lanciano

"Hai la gomma forata", ma era una scusa per rubare la borsa dall'auto: arrestati due ladri in trasferta

I due sono stati catturati a Napoli: sono accusati di aver messo a segno diversi colpi durante l'estate nel parcheggio di un centro commerciale di Lanciano

Sono accusati di aver messo a segno diversi furti nelle auto posteggiate in un noto centro commerciale di Lanciano. E ieri due uomini sono finiti in manette, arrestati a Napoli dagli agenti della squadra mobile e del commissariato di Lanciano, in esecuzione dell'ordinanza emessa dal gip Massimo Canosa, su richiesta del sostituto procuratore Francesco Carusi.

I due sono finiti agli arresti domiciliari: devono rispondere di furto aggravato in concorso e indebito utilizzo di mezzi di pagamento elettronici, nello specifico di carte bancomat. 

Secondo quanto ricostruito dal commissariato di Lanciano, con l'ausilio della squadra mobile, durante l'estate i due uomini avrebbero messo a segno diversi furti con una modalità diventata tristemente frequente. Mentre i malcapitati riponevano la spesa in macchina, i malviventi li distraevano, indicando la foratura di uno pneumatico che loro stessi avevano preventivamente danneggiato. Oppure, approfittando di un momento di carenza di carrelli negli appositi spazi, chiedevano alle vittime di poter usare quello che stavano per riporre dopo la spesa, inducendoli a lasciare incustodita per pochi attimi la borsa sul sedile dell’autovettura. Un tempo brevissimo, ma tuttavia sufficiente a impossessarsene. 

Lo schema, ampiamente collaudato, secondo le indagini, ha visto l’azione in coppia dei malviventi, uno dei quali è rimasto in auto per guadagnare velocemente la fuga, insieme al complice che materialmente ha provveduto ad asportare la borsa ed il suo contenuto. Inoltre, i due sono accusati di aver effettuato prelievi con i bancomat rubati, per un ammontare complessivo di oltre 2.300 euro. 

L’attività di indagine eseguita, l’analisi delle immagini di videosorveglianza del centro commerciale, l’individuazione delle autovetture utilizzate dai due campani per recarsi a Lanciano, l’escussione dei testi e delle parti offese, ha consentito di raccogliere elementi di prova a carico degli arrestati, non ultimo l’individuazione della struttura ricettiva della provincia di Chieti in cui i due erano soliti alloggiare durante le loro trasferte.

Tali riscontri, in particolare l’analisi dei tabulati relativi alle utenze telefoniche in loro uso, che ha consentito di collocarli a Lanciano in concomitanza con la commissione dei reati, sono stati pienamente assunti dal pubblico ministero nella richiesta di emissione dell’ordinanza avanzata al competente gip

Dopo le formalità di rito gli arrestati sono stati condotti presso le loro abitazioni per rimanere a disposizione della competente autorità giudiziaria. Nei loro confronti, il questore di Chieti ha già emesso la misura di prevenzione del divieto di ritorno per anni tre nei comuni di Lanciano, Chieti e Vasto.  
 

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