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Cronaca Vasto

Arrestati altri due autori della rapina a Sarni Oro, si cercano gli ultimi due complici

Il primo rapinatore era stato fermato lo scorso luglio. Una sera di aprile 2016 portarono via dalla gioielleria nel Conad Superstore di Vasto preziosi per circa mezzo milione di euro

Il primo malvivente era stato arrestato lo scorso luglio. E ieri (venerdì 10 marzo), dopo una lunga indagine, i carabinieri del nucleo operativo di Vasto hanno messo le manette anche ad altri due giovani, ritenuti complici della rapina messa a segno l’11 aprile dell’anno scorso nella gioielleria Sarni Oro del Conad Superstore di Vasto. Si tratta di A.C., 23 anni, e L.E.B., 28, entrambi di San Severo (Foggia). 

Per le indagini, i militari hanno scandagliato con attenzione non solo i filmati di videosorveglianza del centro commerciale, ma anche quelli delle telecamere posizionate i tutta la città. Così, sono riusciti a ricostruire la via di fuga dei rapinatori a bordo di un’Alfa Giulietta di colore rosso, notata dai testimoni. 

La stessa auto, risultata rubata a Termoli (Campobasso) nel mese di febbraio 2016, pochi giorni dopo era stata ritrovata bruciata in località Codalfa, a Vasto. Un ritardo che aveva fatto pensare che, dal momento del colpo, fosse stata custodita in qualche garage. 

E in effetti i carabinieri hanno individuato in via Valloncello una rimessa presa in affitto dal giovane arrestato per primo ad aprile, B.D.A., usato come nascondiglio e base logistica. Il materiale  rinvenuto è stato inviato al Ris Carabinieri di Roma per specifici accertamenti presso la sezione dattiloscopica e biologia, che hanno permesso di identificare i complici. 

La pm Gabriella De Lucia ha avanzato richiesta di misura cautelare al gip del tribunale di Vasto, che ha emesso il provvedimento restrittivo verso i due giovani di San Severo, individuati dopo tre giorni di ricerca e portati ieri sera nel carcere di Foggia. Devono rispondere di rapina aggravata in concorso, riciclaggio, detenzione e porto di armi e di incendio di autovettura.

Le indagini dei Carabinieri continuano senza interruzione non escludendo imminenti sviluppi che potrebbero portare all’identificazione degli ultimi due malviventi. La sera del colpo, l’11 aprile, alle ore 20.50, erano infatti quattro gli uomini mascherati che, brandendo arnesi da scasso e una pistola semiautomatica, fecero irruzione nella gioielleria. Dopo aver fatto razzia dei cassetti, portando via gioielli e preziosi per un valore di circa mezzo milione di euro, i rapinatori erano saliti sulla Giulietta guidata da un complice, non prima di aver colpito un cliente che parlava al telefono, convinti che stesse allertando le forze dell’ordine.

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