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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bilancio positivo per lo sportello di ascolto e consulenza legale di Arcigay

Si tratta di un servizio gratuito, aperto a tutti, che garantisce consulenze da parte di professionisti nella sede dell'associazione in via Maiella

La sezione teatina di Arcigay, intitolata a Sylvia Rivera, traccia il bilancio delle attività dello sportello di Accoglienza, ascolto e legale, aperto quasi un anno fa. La conferenza stampa si è tenuta ieri, 28 giugno, data non casuale, perché proprio in questo giorno si celebra la giornata mondiale dell'orgoglio Lgbt, data nella quale ricorrono i moti di Stonewall, vero e proprio caposaldo delle lotte Lgbt, generalmente considerato simbolicamente il momento di nascita del movimento di liberazione omosessuale, bisessuale e transessuale moderno in tutto il mondo. Nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 a New York per la prima volta un gruppo di omosessuali si ribellò ai soprusi e alle persecuzioni fino ad allora messi in atto.

Tornando allo sportello di Arcigay Chieti, è attivo dal 28 settembre scorso nella sede dell'associazione, in via Maiella 72 ed è aperto a tutti, non solo alla comunità Lgbt. Si tratta infatti di uno sportello di accoglienza, ascolto attivo e supporto legale gratuito e aperto a tutta la popolazione di Chieti e dei paesi limitrofi, senza distinzione di sesso, identità, orientamento sessuale, razza, religione, convinzioni personali, opinioni politiche, appartenenza ad una minoranza nazionale, patrimonio e disabilità, al fine di permettere ad ognuno ed ognuna, in base alle proprie possibilità, di superare i propri momenti di naturale difficoltà e di crisi e contribuire tramite questo a costruire una società più libera e giusta. Il servizio è gratuito ed è accessibile nel secondo e nell’ultimo giovedì del mese, dalle 18 alle 20.

Lo sportello accoglienza nasce con lo scopo di creare una connessione tra la comunità e i volontari e le volontarie di Arcigay, è un’occasione di discussione e di scambio di esperienze e informazioni con l’auspicio di avviare nuove riflessioni su quella che è la realtà teatina, e più in generale italiana. Si configura come uno spazio libero ed accessibile a tutti e a tutte dove potersi confrontare o chiedere informazioni ai volontari e alle volontarie dell’associazione. Il servizio non richiede prenotazione, è uno spazio fisso e aperto dove potervi accedere anche solo per scambiare quattro chiacchiere ed essere accolti in un ambiente amichevole e famigliare. E’ possibile informarsi su quelli che sono tutti i servizi dell’associazione o recuperare materiale informativo sui temi dell’omofobia, coming out, IST, ecc… o anche solo sedersi sulla poltrona e parlare con un volontario presente.

Lo sportello ascolto è appunto un servizio di ascolto e informazione gratuito pensato per accogliere le più svariate tematiche della cittadinanza e vuole essere uno spazio in cui i diversi utenti (giovani, lavoratori, studenti, genitori, ecc…) possono condividere i propri vissuti percepiti come problematici dagli stessi e rileggerli secondo modalità più adeguate. Il servizio viene svolto dalla dottoressa Nicolina Capuano, psicologa e psicosessuologa, con la presenza di due volontari fissi in formazione. L’idea è poter ricevere ascolto e informazione da un professionista in grado di ascoltare, recepire, promuovere e sostenere coloro che vi si rivolgono. Ciò che viene offerto è uno spazio di ascolto e/o informazione, privo di pregiudizi dove l’utente più sentirsi libero e libera e talora incrementare il livello di benessere percepito da colui o colei che richiede di accedere al servizio. Lo Sportello ascolto è accessibile con prenotazione obbligatoria e ogni richiedente ha diritto a due colloqui gratuiti dalla durata di 40 minuti.

Lo sportello legale, invece, è un servizio di consulenza gratuita pensato per rispondere alle più svariate problematiche della cittadinanza legate alla materia legale. La consulenza viene svolta con l’avvocata Francesca di Muzio, specializzata in diritto e procedura penale, presidentessa dell’associazione Donnè - Centro Antiviolenza e membro della Rete Lenford Avvocatura per i diritti LGBTI. Tale servizio viene svolto solo l’ultimo giovedì del mese e richiede la prenotazione obbligatoria. Ci si può prenotare attraverso un messaggio privato sulla pagina Facebook di Arcigay Chieti o via email, scrivendo a chieti@arcigay.it.

In quasi un anno sono 17 le persone che si sono rivolte allo sportello accoglienza, ascolto e legale e 3 quelle che hanno avuto un secondo colloquio di ascolto gratuito. Più della metà delle persone che hanno usufruito del servizio sportello ascolto di Arcigay Chieti sono giovani del territorio, la maggior parte dei quali nell’età 21-30 anni. Non si tratta solo di persone omosessuali, aspetto che conferma la validità del lavoro svolto da Arcigay:

il nostro obiettivo è il raggiungimento di una società dove tutti e tutte possano sentirsi liberi e libere di essere se stessi e se stesse e questo crediamo che debba essere l’obiettivo dell’intera comunità. L’obiettivo del nostro sportello è anche quello di creare un punto di riferimento per tutta la città, un servizio alla disponibilità del cittadino oltre che un modo per avvicinarlo ad un mondo che non conosce, che conosce in maniera distorta o che conosce per pregiudizi e stereotipi.

Nel servizio dello sportello ascolto hanno visto la luce moltissime tematiche, spesso differenti tra loro: omofobia (nella società, nella famiglia di appartenenza, interiorizzata e solitudine), coming out(in famiglia, con amici, della propria identità sessuale, e solitudine), ricerca di una comunità. difficoltà relazionali (sfera emotiva, con famiglia, con amici, con affetti, della sfera sessuale), gestione delle emozioni (tristezza). Ma sono emerse anche difficoltà lavorative, problematiche alimentari, fobie specifiche, disforia di genere, legate ad una relazione finita.

La parola che è risuonata più volte tra le mura della sede di Arcigay Chieti che accoglie lo Sportello è stata “solitudine”, uno dei temi più frequenti che chi ha avuto accesso al servizio ha sentito la necessità di riportare come problematica. Il più delle volte il sentirsi solo o sola è stato riportato da persone Lgbt+ che hanno avuto paura nel fare coming out, che non hanno una figura con la quale confidarsi, alla quale rivolgersi, con la quale parlare o condividere i propri sentimenti ed emozioni oppure che interiorizzando quell’omofobia che spesso ritrovano nella società, non riescono a farsi conoscere per quello che in realtà sono.

Le attività dello sportello continueranno anche nell’anno 2018-2019, per garantire uno spazio per il cittadino LGBT+ e non. Per ulteriori informazioni si può cliccare sul sito dell'associazione, sulla pagina Facebook o inviare una mail a chieti@arcigay.it.

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