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Cronaca San Martino / Via Salvo d'Acquisto

L'appello di Joele, sfrattato dagli alloggi popolari di San Martino: "Vivo col terrore di finire in strada" - VIDEO

La casa è assegnata al padre 99enne, ricoverato in una casa di cura, e il ragazzo rischia lo sfratto. I consiglieri comunali del centrosinistra: "Chiederemo all'esecutivo e ai servizi sociali di prendere in carico il caso"

Joele De Michele ha 28 anni e abita in una delle  case popolari situate in via Salvo D’Acquisto a Chieti scalo, da poco ha ricevuto una lettera di sfratto, arrivata all’amministratore di sostegno del padre, 99enne, la cui residenza è stata trasferita in una casa di cura a Francavilla, secondo la quale il giovane non aveva diritto di abitare in quell’alloggio.

“M hanno lasciato da solo – denuncia Joele - mia madre è deceduta nel 2008, mio padre ha 99 anni e attualmente si trova in una casa di cura in quanto dal 2018 è risultato invalido al 100% perché affetto da demenza senile. Subito dopo la lettera di sfratto recapitata dallo stabile in cui si trova mio padre mi sono precipitato all’ ufficio casa comunale e ho chiesto di effettuare la voltura che mi è stata negata. Mi sono reso disponibile anche a cedere l’appartamento in cambio di uno più piccolo pur di non finire in strada, e mi è stato detto che non era possibile perché la pratica di sfratto era già stata inoltrata e oltretutto anche se la casa risulta intestata a mio padre, nel 2019 Il tutore di sostegno che si occupa di lui ha effettuato la migrazione della sua residenza, ragion per cui mi è stato detto che non ho più diritto ad abitare qui. L’unica cosa che avrebbero potuto fare era mettermi in lista di attesa per ottenere una casa parcheggio”.

Ma Joele abita nell’ appartamento in via Salvo D’Acquisto dal 1997, attualmente percepisce il reddito di cittadinanza di 290 euro e a malapena riesce a pagare le utenze.

“Non posso permettermi un avvocato, mio padre non può aiutarmi economicamente perché la sua pensione viene utilizzata interamente per pagare il vitto e l’alloggio della struttura in cui si trova, l’unico vero aiuto concreto – racconta ancora il ragazzo - mi è stato dato dalla Capanna di Betlemme di Chieti per il vitto e l’igiene”. Joele fa appello ai servizi sociali e al comune, chiedendo che le istituzioni possano intervenire per tutelarlo perché ogni giorno vive nel terrore di essere cacciato di casa e di doversi ritrovare a dormire per strada.

Dopo la diffusione del suo appello, i consiglieri di centrosinistra di Chieti sono intervenuti tramite un comunicato stampa annunciando che chiederanno all'amministrazione comunale e ai servizi sociali di prendere in carico il caso affinché si apra un confronto su una possibile soluzione positiva della sua situazione.

"Si tratta di un caso particolare – il commento dei consiglieri dei gruppi Pd, La sinistra con Diego, Lista Ferrara sindaco, Chieti per Chieti - la casa è assegnata al padre 99enne ricoverato in una casa di cura, ma a parte l’emergenza abitativa e l’urgenza, non avendo egli altra sistemazione, crediamo sia necessario mettere in atto lo strumento del Pronto intervento sociale comunale da cui potrebbe emergere una soluzione. Nei prossimi giorni ci relazioneremo con gli assessori di riferimento e gli uffici, per sbrogliare la matassa burocratica che ha condotto allo sfratto e per cercare un epilogo diverso alla sua storia".
 

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