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Cronaca

Gli anziani truffati dal finto nipote: “Purtroppo ci siamo cascati: non aprite a nessuno e non rispondete a numeri sconosciuti”

La testimonianza della vittima di un brutto raggiro verificatosi pochi giorni fa in centro a Chieti: "Ci hanno telefonato spacciandosi per un nostro nipote, ci siamo impietositi"

Impauriti e derubati. Purtroppo continuano a verificarsi quasi all’ordine del giorno episodi di raggiri ai danni di anziani da parte di persone senza scrupoli le quali, facendo leva sull’emotività e sui legami più stretti, paventando pericoli per figli e nipoti, riuscendo così nello sporco intento di portare via denaro e oggetti di valore il più delle volte. 

A ChietiToday porta la propria testimonianza una delle vittime per invitare i cittadini a non fidarsi degli estranei, ma di far invece sempre riferimento alle figure amiche qualora dovessero verificarsi episodi sospetti.

“Purtroppo ci siamo cascati anche noi!” esordisce l’anziano di Chieti, vittima di un brutto raggiro verificatosi pochi giorni fa in centro cittàe che è stato denunciato in caserma dai carabinieri. “Ci hanno telefonato spacciandosi per un nostro nipote, piangendo e dicendo che se non avessimo subito consegnato 10 mila euro il papà sarebbe stato denunciato per truffa. Inoltre hanno spiegato che non potevamo chiamarlo perché il ragazzo era in custodia presso un ufficio postale di Montesilvano” racconta.

Momenti di grande apprensione: succede tutto in fretta e, come ammette il nostro concittadino, non sempre si ha la lucidità di agire in maniera diversa da quanto viene prospettato. A maggior ragione se si è ultraottantenni come loro. 

“Ci siamo impietositi e non abbiamo pensato subito di chiamare gli altri figli” confessa l'anziano. “Dunque dopo un tira e molla gli abbiano consegnato 3.800 euro dopodichè il complice, che nel frattempo era stato fatto entrare in casa con cortesia, è andato via. Poi è arrivata un’altra telefonata dallo pseudo direttore delle poste dicendomi che quei soldi non erano sufficienti”.

È quindi tornato il complice a casa della coppia di anziani che ha dovuto consegnare altri soldi e alcuni oggetti in oro. Soltanto quando anche quest'ultimo è andato via i due hanno provato a chiamare il figlio che ovviamente "è caduto dalle nuvole”. In quel momento si sono resi conto del raggiro.

Ora il messaggio è rivolto alle tante persone indifese che potrebbero incappare nella stessa situazione: “Rinnoviamo l'invito a non aprire a nessuno e a non rispondere a numeri sconosciuti o a chiedere conferma su numeri di parenti”.

Ne succesono tante a Chieti e da anni forze dell'ordine e associazioni lavorano per prevenire e contrastare le truffe ai danni di anziani, che spesso vivono da soli e non sono sempre capaci di difendersi. 

Proprio nelle ultime ore due persone sono state arrestate mentre fuggivano in autostrada: poco prima si erano presentate a casa di una donna in provincia, fingendo di essere rispettivamente un avvocato e un carabiniere ed erano riusciti a portarle via denaro e preziosi.

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