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Cronaca

L’edilizia teatina a Virus su Raidue: "Il vero cancro è la burocrazia"

Così l'imprenditore edile Angelo De Cesare venerdì sera alla trasmissione condotta da Nicola Porro. Il sindaco Di Primio intanto vuole portare il caso di Chieti all’attenzione dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani

“Il vero cancro è la burocrazia” la protesta degli imprenditori edili di Chieti ieri sera è finita in diretta tv. Su Raidue, all’interno del programma Virus (che già aveva ospitato, settimane fa, a un collegamento da Chieti, relativo alla situazione dei commercianti), il presidente di Ance Chieti e vicepresidente nazionale di Ance Angelo De Cesare ha raccontato pubblicamente lo sdegno della propria categoria verso le lungaggini burocratiche cittadine. Una protesta iniziata sin dal mattino, con l’attacco, via lettera, al sindaco Di Primio accusato, dopo la promessa dello scorso 4 dicembre, di non aver ancora stilato l’albo delle ditte locali dal quale attingere i nominativi per l’affidamento delle opere pubbliche  di competenza dell'amministrazione comunale di Chieti.

Accanto ai figli-colleghi Paolo e Federico e agli altri costruttori, De Cesare ha raccontato la storia della sua impresa teatina e le difficoltà relative al futuro. “Siamo stati costretti dopo decenni a mettere dipendenti in cassa integrazione, cosa mai successa prima d’ora”. Poi, incalzato da Porro, si è soffermato sulle colpe della politica e soprattutto della burocrazia. “La P.A. impiega almeno 8-9 mesi a pagare. Quando un mio collaboratore è andato a sollecitare un pagamento dopo 4 mesi a Chieti, è stato denunciato per stalking” ha rivelato. Poi il caso della scuola Cesarii, chiusa dopo il sisma del 2009, per i lavori della quale De Cesare attende da nove mesi i pagamenti. E un messaggio, prima di chiedere trasparenza e sburocratizzazione: “Lotteremo fino alla fine”

LA RISPOSTA DEL SINDACO - Questa la riposta del sindaco Di Primio ai costruttori: “Non c’è nessuna inerzia da parte del sottoscritto. Io per primo vorrei che ogni euro investito dal Comune finisse nelle casse delle aziende della nostra città ma realizzare questo desiderio, che mi accomuna alle imprese teatine, non è cosa semplice, né è nelle sole possibilità del sindaco. In data 8 dicembre 2013 ho inviato una nota al dirigente del Settore Lavori Pubblici, con la quale ho chiesto di predisporre nel più breve tempo possibile un bando per la costituzione dell’albo delle imprese di fiducia. Ho affidato al Segretario Generale Comunale  - prosegue - di verificare la possibilità di dare vita, per le cosiddette gare sotto soglia, ad un albo delle imprese di fiducia perché sono intimamente convinto che la costituzione dell’albo, rispettando criteri di trasparenza e di ampia partecipazione, possa costituire una chance in più per le imprese locali”.

Quanto alle critiche mosse dall’Anci locale, il sindaco è netto: “L’aggressione continua di alcuni suoi associati sugli uffici comunali e sull'amministrazione non è più tollerabile, neppure in ragione della crisi che viviamo. Sto valutando di portare all’attenzione dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani la situazione creatasi a Chieti affinché possa aprire un tavolo con l’Ance nazionale, non ritenendo giusto che una associazione venga utilizzata a fini domestici e che la stessa proponga ricorsi al giudice amministrativo ledendo il sacrosanto diritto dell’amministrazione di fare investimenti e al contempo diventi strumento di alcuni e non rappresentanza della generalità di imprese iscritte ad Ance”.

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