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Cronaca

Ampliamento Tribunale di Chieti, Di Primio a Nasuti: "Nessuna contraddizione"

Il sindaco: "Il project relativo alla realizzazione dei nuovi spazi per gli uffici giudiziari di Chieti prescinde dalla scelta del Governo di ridurre il numero dei cosiddetti tribunali minori"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in risposta alle dichiarazioni del Consigliere Regionale Emilio Nasuti, sul project financing del Tribunale di Chieti, ha dichiarato quanto segue:

«Meraviglia la presa di posizione del Consigliere Nasuti che, se trova motivazione perché pronunciata a difesa del suo feudo elettorale, non può esser giustificata se si pensa alla non conoscenza dei fatti che lui dimostra.

 

Il project relativo alla realizzazione dei nuovi spazi per gli uffici giudiziari di Chieti prescinde dalla scelta del Governo di ridurre il numero dei cosiddetti tribunali minori, infatti, tale progetto era già previsto nel mio programma elettorale e poi in quello di governo della mia amministrazione.

 

È evidente, oggi, nella logica di revisione della spesa che deve vederci tutti coinvolti, che strutture ed uffici periferici dello Stato che non riescono a raggiungere gli standard di produttività indicati dal Governo non possono più continuare ad esistere gravando, così, sulle spalle dei cittadini ma, al tempo stesso, ritengo dannoso per il territorio del sud della provincia di Chieti, così come ho scritto al premier Monti e al Guardasigilli Severino, il venir meno dei Tribunali di Lanciano e Vasto, presidi di legalità assieme alla Procura della Repubblica.

 

Alla luce di questa ultima considerazione ho appunto chiesto al Governo di verificare la possibilità di mantenere nel nostro territorio provinciale, oltre al Tribunale di Chieti, un’ altra sede degli uffici giudiziari.

 

Per il progetto di ampliamento del Tribunale di Chieti, è evidente, ove permanesse la scelta del Governo di chiudere le sedi di Lanciano e Vasto, che la nostra città è pronta ad offrire spazi e servizi per accogliere quanti, per professione o necessità, devono rivolgersi al sistema giustizia.

 

Pertanto, nel chiedere con forza che il riordino delle Province veda la costituzione della nuova provincia Pescara/Teramo e la conservazione di quelle di Chieti e de L’Aquila, non vedo nessuna contraddizione di dotare il capoluogo di spazi per il tribunale non solo idonei a soddisfare le attuali esigenze, ma anche quelle che dovessero crearsi in ragione della soppressione dei tribunali di Vasto e Lanciano.»

 

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