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Cronaca

Case popolari: occupanti abusivi e famiglie senza alloggio

Scoppia un'altra bufera sull'ufficio Politiche della casa, con un'interrogazione consiliare del capogruppo Idv El Zohbi. Punta il dito contro l'assessore Marroco e il sindaco Di Primio per non aver dato seguito agli atti di precetto

Quattordici alloggi Erp liberi ancora non assegnati agli aventi diritto, e molti occupati abusivamente senza che si valutino azioni concrete per recuperarle, visto che gli atti di precetto rischiano di scadere con un nulla di fatto.. È la nuova denuncia del consigliere comunale Bassam El Zohbi, che non distoglie l’attenzione dalla situazione degli alloggi popolari in città.

Annullata la graduatoria in autotutela, dopo la denuncia di irregolarità dello stesso El Zohbi, scoppia un’altra bufera. Quella degli atti di precetto “notificati più volte – spiega – ma a cui, per ragioni ignote, non è mai stato dato seguito durante questi quattro anni di amministrazione recuperando, de facto, gli alloggi impropriamente occupati”.

Ovvero gli inquilini abusivi sarebbero stati avvisati della loro irregolarità e intimi a lasciare l’alloggio popolare, ma mai avrebbero lasciato la casa a cui non hanno diritto. Gli atti di precetto hanno una durata di 90 giorni, trascorsi i quali il Comune dovrebbe recuperare gli alloggi “altrimenti – spiega El Zohbi – detti atti di precetto diventano solo carta straccia”. Fra i casi più eclatanti c’è quello di una famiglia teatina che, proprietaria di un appartamento, ha perso il diritto all’alloggio pubblico. Persi i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, il tribunale amministrativo attende da sei mesi, stando a quel che racconta il consigliere, la documentazione del caso.

“Se nulla interverrà – prosegue - il rischio è che il Comune perda la causa dinnanzi al Consiglio di Stato per inadempienza dello stesso ente, la suddetta famiglia pur non avendo diritto conserva la disponibilità dell’alloggio e qualcun altro si vede negato il diritto di accedere in un alloggio pubblico pur avendo titoli e diritto”.

E il capogruppo dell’Idv punta il dito contro Marrocco: “Se nel caso della gradutoria potrebbe valere la ragione del suo ignorare atti che esulano dalle sue competenze professionali e che attengono al dirigente, per gli atti di precetto, essendo Marrocco avvocato, non può valere lo stesso discorso”. El Zohbi annuncia una nuova interrogazione comunale su questi temi. “Dinnanzi al consiglio comunale – dice – l’assessore non potrà più scivolare tra i paletti stretti rispondendo tramite i giornali, ma dinnanzi all’intera assise pubblica dovrà spiegare perché le pratiche anziché andare avanti restano ferme, con la conseguenza che i termini gli inquilini abusivi restano al loro posto e chi avrebbe diritto di vedersi assegnato un alloggio resta con il cerino in mano”.

E non risparmia critiche al sindaco Umberto Di Primio, che aveva annunciato la costruzione di nuovi alloggi popolari e il recupero di quelli occupati indebitamente. 

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