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Cronaca

Il ministro Alfano si dimentica dei vigili del fuoco di Chieti

La gaffe al teatro Marrucino dopo la presentazione del libro. La Uil-Pa comparto vigili del fuoco Chieti: "Speriamo che il ministro non dimentichi invece di rinnovare il contratto di lavoro"

Sempre presenti al teatro, non solo quando arrivano le autorità ma anche durante le normali manifestazioni pubbliche e gli spettacoli, ma il ministro Alfano dimentica di ringraziare i vigili del fuoco di Chieti, che pure venerdì sera hanno prestato un servizio impeccabile al Marrucino per garantire la sicurezza dei presenti durante la presentazione del libro “Chi ha paura non è libero”.

A fine serata il ministro degli Interni ha salutato il pubblico e ringraziato carabinieri, polizia e le altre forze dell’ordine presenti, tranne i vigili del fuoco. Una dimenticanza che ha amareggiato i pompieri del comando provinciale, come segnala la Uil Pa di Chieti, tanto più che Alfano, in quanto ministro dell’Interno, è anche capo del dicastero del dipartimento dei vigili del fuoco e del soccorso pubblico. Chissà cosa avrà pensato il comandante Antonio Albanese, che pure sedeva tra le autorità in platea, sebbene non indossasse la divisa d’ordinanza. Per l’Uil-Pa comparto vigili del fuoco Chieti quella di Alfano è stata sicuramente una disattenzione. “Quello che auspichiamo – sottolinea il segretario generale Donato D’Arcangelo – è che il ministro non dimentichi invece di rinnovare il contratto di lavoro e di istituire l’indennità di specificità correlata al rischioso lavoro dei vigili del fuoco”. In caso contrario i vigili del fuoco non esiteranno a mobilitarsi.

Gli strascichi della visita di Alfano sono ancora limpidi in città dove in molti non hanno gradito la presenza del ministro. Il collettivo Iskra ha segnalato alla stampa il fatto che ad alcuni membri venerdì, scortati all’interno del teatro, era stato ribadito che non sarebbe stato consentito né controbattere, né discutere con il ministro.

La tifoseria neroverde 89 Mai domi ha invece tappezzato la città con alcuni cartelli anti-Alfano in segno di protesta contro l’articolo 9, di cui egli è fautore, giudicato dagli stessi discriminatorio nei confronti dei tifosi. E con la visita del presidente del Consiglio Renzi, lunedì scorso, in città sono comparsi altri striscioni, non proprio di stima, con messaggi rivolti al premier e ad Alfano. Il mittente è sempre la tifoseria del Chieti. 
 

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