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Cronaca San Martino / Viale della Unità D'Italia

Aggredito e rapinato in pieno giorno mentre va in banca: mattinata di terrore a Madonna delle Piane

La vittima è un uomo che stava andando a depositare un ingente numero di contanti. In due, a volto coperto, lo hanno assalito sulla trafficatissima Tiburtina

Rapina in pieno giorno, nella tarda mattinata di oggi (lunedì 13 marzo), in viale Unità d'Italia, in zona Madonna delle Piane, a Chieti Scalo. La vittima è un uomo, che stava andando nella filiale di Banca Marche della zona per versare contanti e assegni, probabilmente l'incasso di alcuni impianti di benzina che gestisce.  

Intorno alle ore 13, la vittima ha parcheggiato la sua automobile accanto al marciapiede adiacente l'istituto di credito, a pochi metri dal sottopassaggio pedonale della stazione ferroviaria. Una volta sceso dall'auto, ha avuto solo il tempo di fare qualche passo, quando all'improvviso è stato aggredito da un individuo col volto coperto, che brandiva una pistola elettrica. Questo ha iniziato a strattonare la busta di plastica contenente i contanti da versare in banca. 

L'uomo ha tenuto duro, cercando di non mollare la presa, ma all'improvviso è sbucata un'altra persona, anche questa a volto coperto, per dare manforte al primo malvivente. La vittima è caduta a terra e i due sono riusciti a impossessarsi del denaro, fuggendo a piedi verso il sottopasso della stazione. In tutto hanno portato via oltre 10mila euro in contanti

Della rapina si è accorta una coppia che passava in auto: il conducente ha visto il malcapitato aggredito dai due e ha suonato il clacson per cercare di confonderli, prima di potersi fermare per aiutare la vittima, ma i due malviventi sono comunque riusciti a portare via il bottino. Sul posto, per i rilievi, sono intervenuti polizia, carabinieri e un'ambulanza del 118, che ha medicato l'uomo rimasto lievemente ferito al volto

Ora si cerca di capire, dalle telecamere installate in zona, da dove siano sbucati i due malviventi, dove siano fuggiti e chi li abbia aiutati a far perdere le proprie tracce. L'ipotesi è che i rapinatori conoscessero bene le abitudini della loro vittima, che dopo averlo individuato ne abbiano studiato movimenti, orari e spostamenti. Nell'aggressione, infatti, sono andati a colpo sicuro, certi di trovare un ingente numero di denaro contante, senza temere di trovarsi in una zona a quell'ora piuttosto trafficata, visto che l'ingresso della banca si trova sulla Tiburtina, una delle strade principali della città bassa.

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