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Cronaca

L'Abruzzo protesta a Roma contro il trasferimento del terminal: "Chiediamo di rivedere il provvedimento”

Protesta a Roma con i sindaci del territorio per dire no allo spostamento del terminal bus da Tiburtina

L’Abruzzo dice no allo spostamento del terminal dei bus da Tiburtina ad Anagnina a Roma. Ieri la conferenza stampa, concordata con la regione Lazio, negli spazi del terminal a Roma alla presenza di sindaci abruzzesi, parlamentari, rappresentanti sindacali, della società di trasporto regionale Tua e consorzio Tibus, comitati di cittadini e lavoratori. Presente anche l’assessore regionale del Lazio, Massimiliano Valeriani che ha sottolineato come le due regioni siano unite in questa battaglia.

“E’ necessario migliorare, incentivare e intensificare i collegamenti tra Abruzzo e Lazio. Le scelte infrastrutturali e logistiche devono essere concordate per renderle coerenti con i processi di sviluppo in atto coinvolgendo istituzioni aziende, associazioni e tutti i soggetti interessati. Il collegamento tra Roma e l’Abruzzo ha un valore strategico. Chiediamo alla giunta capitolina di rivedere il provvedimento”, ha detto il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli.

La scelta di spostare il capolinea dei bus da Tiburtina ad Anagnina determinerebbe un ulteriore peggioramento a danno di migliaia di pendolari abruzzesi, di tutti coloro che da altre destinazioni raggiungono o si muovono su Roma, allungando di molto i tempi per arrivare a Temini o per raggiungere lo snodo ferroviario o altre destinazioni.

"La penalizzazione - ha aggiunto Lolli, - sarebbe gravissima. Proprio mentre Abruzzo e Lazio lottano per la sicurezza e la accessibilità economica dei pedaggi autostradali viene sottratta anche la possibilità di muoversi da e verso Roma in tempi accessibili attraverso il servizio degli autobus. L'annuncio dell'amministrazione Raggi sul carattere 'transitorio' dello spostamento risulta infondato. Rischia piuttosto di produrre lunghi contenziosi e determinare i tempi lunghi ed oneri di progettazione per realizzare le opere ad Anagnina, senza incidere sulla valorizzazione e qualificazione del terminal Tiburtina. Il tutto finirà per gravare sulle condizioni di viaggio e di lavoro dei pendolari". 

Oggi a Tiburtina transitano 8 milioni di viaggiatori ogni anno, vi operano 103 società di trasporto, vi si muovono circa 900 autobus giornalieri tra arrivi e partenze. Chi arriva a Tiburtina può agevolmente accedere sia alla metropolitana sia alla stazione ferroviaria divenuta nel 2011 sub dell'alta velocità nel sistema nazionale dei trasporti.

"L'Abruzzo dice no allo spostamento - ha concluso Lolli - Siamo disponibili a colloquiare con il Comune di Roma, a sederci intorno ad un  tavolo per trovare insieme soluzioni alternative".  

Il consigliere delegato ai trasporti della Regione Abruzzo,  Maurizio Di Nicola, ha commentato così la manifestazione di ieri: "Un bel segnale quello lanciato dai numerosi rappresentanti Istituzionali che, con la loro partecipazione, hanno voluto offrire sostegno all’iniziativa di protesta promossa dalla Regione Abruzzo. Ritengo che la Giunta Raggi debba assolutamente rivedere questa decisione, che mortifica gli abruzzesi. Questa scelta, se attuata, allontanerà ancora di più Roma dall’Abruzzo e questo è inaccettabile. Studenti, lavoratori e pendolari, molto probabilmente, saranno costretti a rivedere anche le proprie scelte di vita lavorative e familiari per effetto dell’allungamento dei tempi di percorrenza. La nostra Regione non si è mai sottratta dal fornire leale collaborazione istituzionale al Comune di Roma. Se non vi saranno ripensamenti, sarò costretto a rivedere la posizione politica del mio gruppo rispetto alla disponibilità ad accogliere i rifiuti proveniente da Roma negli impianti di trattamento presenti sul mio territorio. Ci siamo francamente stancati di essere forti e gentili con chi non apprezza questa nostra caratteristica".

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