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Cronaca

4 novembre: non festa ma lutto per i morti di tutte le guerre

L'Associazione Antimafie Rita Atria - Abruzzo e PeaceLink Abruzzo - Telematica per la Pace rilanciano anche in Abruzzo la proposta-riflessione lanciata a livello nazionale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

L'Associazione Antimafie Rita Atria - Abruzzo e PeaceLink Abruzzo - Telematica per la Pace rilanciano anche in Abruzzo la proposta-riflessione (che inviamo in allegato a questo comunicato) lanciata a livello nazionale dal Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo, dal Movimento Nonviolento e dalle strutture nazionali delle nostre associazioni: il 4 novembre sia giornata di lutto e di non festa, un lutto che sia anche solenne impegno contro tutte le guerre.

Oramai in tutte le scuole i libri di storia hanno rivisto il tradizionale giudizio positivo sulla prima guerra mondiale e oggi prevale una netta disapprovazione di una guerra che - come sostenne Giolitti - poteva essere evitata portando all'Italia Trento e Trieste mediante una neutralità concordata con l'Austria.

Non comprendiamo come mai a scuola i libri disapprovino una guerra che oggi viene al contrario celebrata in piazza nella sua giornata vittoriosa. Ci chiediamo per quale oscura ragione il livello di consapevolezza raggiunto dalla cultura venga demolito dalla retorica.

Ecco perché ci dissociamo dalle cerimonie ufficiali: quella guerra fu terrorismo e non va celebrata. Il popolo della pace - in nome della nonviolenza - dice ancora una volta no alla guerra. La prima guerra mondiale costòall'Italia 650 mila morti e un milione di mutilati e feriti, molti di piu' di quanti erano gli abitanti di Trento e Trieste.

Dal 4 novembre rinasca il monito solenne: MAI PIU' LA GUERRA!

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