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Cronaca

25 aprile: le celebrazioni nel 68° anniversario della Liberazione

Cerimonia istituzionale dalle 10.30 in largo Cavallerizza con la deposizione della corona di fiori da parte del sindaco. Proiezione di Roma città aperta di Rossellini il 30 aprile al liceo classico Vico.

In occasione del 68esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, anche Chieti si prepara alla commemorazione. Giovedì 25 aprile per tutta la mattina ci saranno momenti di ricordo.

Si comincia alle 10.30 in largo Cavallerizza, dove il sindaco Di Primio deporrà la corona da parte del Comune di Chieti. Alle 10.45 in piazza Martiri della Libertà ci sarà la deposizione della corona da parte della Provincia.

Momento più importante della cerimonia alle 11 alla villa comunale, dove alla presenza delle più importanti autorità cittadine ci saranno l’alzabandiera, l’inno d’Italia, l’onore ai caduti, la deposizione della corona da parte del prefetto e il momento di silenzio. Alle 11.30 al polo tecnico della Provincia di via Nicolini sarà deposta la corona da parte della Provincia.

Alle 12 onore ai caduti anche a Chieti Scalo, dove sarà deposta una corona di fronte alla chiesa di Sant'Antonio.

Invoca invece la memoria l’associazione Chieti nuova 3 febbraio, in collaborazione con l’istituto tecnico Galiani, il liceo classico G.B. Vico, l’agenzia di promozione culturale Regione Abruzzo-Chieti, l’Ance Giovani imprenditori Chieti, l’associazione Unitre, lo Spi Cgil, nell’ambito del progetto Il calendario della Repubblica – il dovere della memoria.

Martedì 30 alle 17 al liceo classico Vico sarà proiettato il film Roma Città Aperta, di Roberto Rossellini. Introduce Roberto Leombroni, docente di storia e filosofia. L’ingresso e libero.

E in occasione della giornata della Liberazione, Chieti nuova 3 febbraio sollecita la memoria. “Il 25 aprile 1945 – scrive l’associazione in una nota - data della Liberazione di Milano e di Torino, fine della occupazione nazista e del ventennio fascista è ancora e sarà sempre per i cittadini della Repubblica italiana, nata dalla Resistenza antifascista, il punto di riferimento dei Principi e dei Valori che ispirano la Costituzione e la Democrazia”.

“La perdita del senso delle Istituzioni e dell’etica pubblica, la deriva dell’antipolitica, il degrado della Democrazia di cui tutti siamo corresponsabili, la sfiducia e l’impotenza, la facilità all’oblio da parte del cittadino potranno essere superati, se non saranno cancellate la conoscenza e la Memoria di quanto accaduto nel passato, rivendicando l’eredità spirituale, trasmessa da coloro che hanno combattuto per la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo”.

Ma il lavoro della Memoria comporta soprattutto che i Principi e i Valori scritti nella Costituzione guidino idee, proposte, progetti, norme, comportamenti, che si concretizzino in una politica al servizio del bene comune e dell’interesse generale, capace di rispondere all’urgenza di cambiamento che si alza dai cittadini, ai reali problemi e ai bisogni delle persone, messe quotidianamente a dura prova dalla crisi economica e sociale, politica e culturale”.

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