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Salute

Contro l’obesità infantile: i dati e come prevenirla e combatterla

In Italia, dove i bambini in età scolare che superano di gran lunga il proprio peso forma sono più del 4% bisogna fare prevenzione, affinché l’obesità infantile non si trasformi in una vera e propria malattia

Dare un cioccolatino o un piatto elaborato e ricco di grassi a un bambino può risultare dannoso, soprattutto se il piccolo è già in sovrappeso. In Italia, dove i bambini in età scolare che superano di gran lunga il proprio peso forma sono più del 4%, (i dati sono stati mostrati durante il Congresso Europeo sull’obesità a Glasgow) bisogna fare prevenzione, affinché l’obesità infantile non si trasformi in una vera e propria malattia.

Da cosa dipende l’obesità?

La discrepanza cronica tra l’energia calorica assunta e quella consumata genera l’obesità. In sostanza si mangia troppo o si assumono cibi troppo calorici rispetto a quanto richiesto dal proprio metabolismo corporeo.  

Allarme sovrappeso in provincia di Chieti

Nei bambini l'obesità grave è associata a risultati cardiovascolari e metabolici negativi sia immediati che a lungo termine, ed è riconducibile ad un insieme di concause: scarsa educazione alimentare, predisposizione genetica, stile di vita troppo sedentario, status socio-economico, quantità e qualità del sonno.

I genitori svolgono un ruolo fondamentale nel prevenire il sovrappeso e l’obesità infantile. Per aiutare i più piccoli, basta seguire dei sani consigli per un corretto stile alimentare.

Far scegliere al bambino

Dare un’unica opzione, magari già non molto invitante, può risultare frustrante per un bambino: permettergli di scegliere tra due alimenti, ugualmente sani, consentirà al bambino di sentirsi più sicuro di sé e minimizza il rischio del rifiuto totale del cibo.

Cambiare le abitudini un po’ alla volta

Iniziare con piccoli cambiamenti può ridurre la pressione sul momento del pasto ed aiutare ad evitare discussioni. È importante lasciare al bambino i suoi “alimenti sicuri”, quelli che sai che mangerà, ma prova ad introdurre regolarmente qualcosa di nuovo, meglio se in quantità ridotte. Con perseveranza e una sfida all’assaggio o le dovute rassicurazioni sul fatto che non c’è nulla di male se un alimento non piace, invoglierai tuo figlio a sperimentare cibi nuovi.

Dare il buon esempio

Cerca di essere il primo a condurre uno stile di vita sano: prenditi cura di te, mangia bene e fai esercizio fisico regolarmente. Inoltre, è importante mangiare insieme durante i pasti: potrai controllare ciò che mangia tuo figlio e in più lo aiuterai ad imitare le tue abitudini alimentari.

Gli sforzi vanno ricompensati

Offri delle ricompense e complimentati con il tuo bambino quando assaggia nuovi cibi o mangia qualcosa di sano. È importante però che la ricompensa non sia legata al cibo, ma piuttosto ad un'attività come andare al parco, colorare o giocare insieme: dire “se mangi le verdure dopo puoi avere la cioccolata” darà l’impressione che il cibo che stiamo offrendo “vale meno” della ricompensa.

La correlazione tra obesità e salute mentale

Soprattutto per i bambini più grandi, il cibo e il peso possono essere un argomento delicato, e le preoccupazioni su come appaiono possono contribuire a problemi di autostima. Uno studio recente ha rilevato che obesità e salute mentale sono strettamente collegate, ed i bambini obesi hanno più probabilità di soffrire di problemi emotivi come ansia e depressione. Nelle vostre conversazioni, prova ad evitare di collegare l'alimentazione sana all'aspetto fisico: incoraggialo a mangiare bene e fare esercizio perché questo lo fa sentire bene, piuttosto che perché lo fa dimagrire.

Cercare inoltre di coinvolgere tutta la famiglia: il fatto che tutto il nucleo familiare intraprenda un cambiamento fa sentire meno solo il bambino e lo aiuta a raggiungere obiettivi più sani.

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