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Salute

Rimedi anti medusa: cosa fare in caso di contatto

Cosa fare in caso di contatto con medusa: i migliori rimedi e cosa non fare assolutamente

Finalmente l’estate, finalmente al mare e, d’improvviso, un forte bruciore e la consapevolezza di essere stati “toccati” da una medusa. Cosa fare? Ci sono diversi rimedi per le punture di medusa, per far sì, dunque, che la zona irritata guarisca velocemente e che il fastidio passi.

Ricordiamo che nei nostri mari, nelle acque delle spiagge della provincia di Chieti, non ce ne sono molte e le meduse che fluttuano non sono particolarmente dannose. Tuttavia, in seguito a una puntura di medusa si avverte un forte senso di fastidio, di pizzicore misto a bruciore, oltre a un crescente stato d’ansia che non serve davvero a niente.

Puntura di medusa: cosa fare immediatamente

La “puntura” di medusa non è nient’altro che un “tocco” delle piccole ventose collocate lungo i tentacoli, chiamate più precisamente ecnidocisti, che contengono una sostanza formata da tre proteine che scatenano la reazione urticante una volta a contatto con la pelle umana.

È proprio questa sostanza che provoca eritema, dolore, prurito e gonfiore nell’essere umano e la sensazione di sofferenza, in genere, sembra infinita ma dura circa 20 minuti.

Ad ogni modo, ognuno è diverso e suscettibile al tocco di questi celenterati. Molto dipende, poi, dal tipo di medusa. Da noi non sono letali, ma lungo le coste australiane e nei mari tropicali ci sono specie di meduse il cui contatto può portare anche alla morte.

Ecco alcuni consigli in caso di punture di medusa:

  • sciacquare la zona interessata con acqua di mare, perché aiuta a diluire le tossine rilasciate dai tentacoli non ancora penetrate nella pelle. Invece è da evitare l’uso dell’acqua dolce, poiché favorirebbe la rottura delle cnidocisti residue rimaste sulla pelle ed aumenterebbe così la sensazione di dolore
  • pulire la pelle da filamenti residui: fin tanto che i tentacoli e le ventose continuano ad aderire alla pelle, il veleno viene comunque rilasciato. Per eliminare gli elementi a contatto con la pelle, bisogna usare una spatola in plastica (o simili) per raschiare con estrema delicatezza la pelle, così da eliminare eventuali residui
  • applicare un prodotto a base di cloruro di alluminio, perché aiuta a lenire il prurito e a bloccare la diffusione delle tossine rilasciate dalla medusa
  • chiamare i soccorsi, in caso di reazioni gravi

Cosa non fare?

Se da una parte vi abbiamo consigliato una serie di rimedi per lenire il dolore della puntura di medusa, dall’altra parte vogliamo svelarvi cosa, invece, non dovete fare assolutamente, per evitare che il fastidio aumenti:

  • non optare per uno dei classici rimedi della nonna a base di ammoniaca, limone, aceto e alcol, da applicare sulle zone colpite. Si rischia solamente di peggiore l’irritazione
  • non strofinare e grattare la parte infiammata, perché si corre il rischio di aumentare il rilascio delle tossine da parte delle cnidocisti residue rimaste attaccate alla superficie cutanea.
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