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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Blue light: tutti i rischi per pelle e salute della luce blu degli schermi

Danni agli occhi e invecchiamento cutaneo

La luce blu viene emessa dagli schermi dei device più utilizzati al mondo: pc, tablet e smartphone. L’emissione della blue light può comportare rischi per la salute delle persone, in particolar modo problemi alla vista, invecchiamento precoce della pelle e favorirebbe l’insonnia.

A tal proposito interviene la dottoressa Alessandra Vasselli, cosmetologa e membro del comitato scientifico Aideco. Illustrerà quali sono i rischi ma anche i vantaggi in ambito dermo-estetico della luce blu.

Rischi luce blu

Ad oggi non è stato ancora dimostrato quali sono i danni diretti della luce blu sulla pelle. È noto, però, che la luce blu emessa dal sole sia causa di stress ossidativo della pelle. Per cui si crede che anche quella emessa dai dispositivi elettronici possa fare lo stesso.

“La luce blu è coinvolta nei processi di iper-pigmentazione cutanea, soprattutto nei soggetti di pelle più scura (fototipi da III a VI) e può causare danni diretti agli occhi” – spiega la dottoressa Vasselli.

La luce blu, dunque, velocizza i processi di invecchiamento cutaneo, può disturbare il nostro orologio interno con conseguenze sulla salute mentale e fisica.

In particolar modo i led blu danneggiano le persone più fragili, quindi bambini e anziani.

Vantaggi luce blu

La luce blu presenta però anche diversi vantaggi in campo estetico. “La luce blu è nota anche per alcuni suoi effetti benefici sulla pelle. Ad esempio ha dimostrato una certa efficacia, nel trattamento dell’acne grazie al suo potenziale attivo sulla componente batterica di questa patologia, oltre che blandamente antinfiammatorio sulla pelle. Non a caso per problemi come acne, couperose, vitiligine o psoriasi sono disponibili oggi specifici prodotti solari a sostegno del concetto di “foto-protezione dedicata”. Tali formulazioni permettono selettivamente il passaggio di bande specifiche di radiazioni, utili per il trattamento delle diverse affezioni cutanee. In presenza di acne, questi prodotti fanno passare una quota di luce blu, molto vicina all’ultravioletto, utile nella terapia del paziente acneico, così come una particolare porzione di Uvb, utili ad esempio per la terapia della vitiligine” – conclude la dottoressa Vasselli.

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