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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Giornata mondiale senza tabacco, le iniziative a Chieti

L’ambulatorio di Fisiopatologia respiratoria del Servizio di Pneumotisiologia territoriale di Chieti ha avviato alcune iniziative per favorire l’informazione, la prevenzione e l’educazione sui danni causati dal tabagismo

Per la Giornata mondiale senza tabacco, che si celebra venerdì  31 maggio, l'ambulatorio di Fisiopatologia respiratoria del Servizio di Pneumotisiologia territoriale di Chieti ha avviato alcune iniziative per favorire l’informazione, la prevenzione e l’educazione sui danni causati dal tabagismo.

Per diffondere stili di vita sani e promuovere un comportamento consapevole della prevenzione delle malattie respiratorie croniche attribuibili al fumo di sigaretta, nelle ultime settimane sono state affisse locandine dal titolo “Dai spegnila!”nelle principali sedi della Asl di Chieti: distretti sanitari, consultori, centri di salute mentale, ufficio per le relazioni con il pubblico, centro unico di prenotazione, punto unico di accesso, l’Ospedale di Chieti e le aule didattiche e di studio dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti. 

Nell’ambulatorio di Fisiopatologia respiratoria è attivo già da due anni un corso gratuito di informazione ed educazione sul tabagismo rivolto agli utenti del Servizio, in particolare ai pazienti fumatori ai quali viene diagnosticata la patologia bronchiale cronica ostruttiva. Il corso si svolge subito dopo la visita pneumologica o viene programmato. Gli incontri, di durata variabile dai 20 ai 60 minuti a seconda dell’interesse dimostrato dal soggetto, evidenziano che è possibile aumentare la consapevolezza sulla correlazione tra malattie respiratorie croniche e consumo di fumo di tabacco e aiutare il paziente a correggere l’abitudine al fumo.

L’anno scorso agli utenti è stato proposto il test della dipendenza dalla nicotina di Fagerstrom: i soggetti che hanno accettato di compilarlo sono stati 168, di cui 99 maschi e 69 femmine. La fascia d’età dominante è quella dei nati tra il 1961 e il 1970. Il grado di dipendenza si è classificato nella categoria “molto basso”.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità i più importanti fattori di rischio per l’insorgenza di malattie respiratorie croniche sono il fumo di tabacco, l’inquinamento atmosferico e l’esposizione professionale.

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