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Salute

Come riconoscere il diabete nei bambini tempestivamente

Lo stick disponibile in farmacia può smentire o confermare una prima diagnosi di diabete pediatrico

Per riconoscere il diabete nei bambini, bisogna prestare attenzione a dei piccoli segnali, che spesso in estate non si riescono a cogliere per via della maggiore sudorazione e del caldo.

Inoltre è utile sapere che in questo ultimo periodo di pandemia sono stati registrati molti casi di chetoacidosi (scompenso diabetico).

Per capire come riconoscere o almeno sospettare un possibile diabete pediatrico, Valentino Cherubini, direttore Sod di diabetologia pediatrica Ospedali Riuniti di Ancona, offre consigli e suggerimenti per intervenire tempestivamente.

Diabete di tipo 1: casi aumentati

Lo studio condotto dal gruppo di diabetologia della società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica ha analizzato i dati clinici di bambini under 15 di 40 centri di diabetologia pediatrica italiani nel periodo 2017-2020, per un totale di 3230 bambini. I risultati indicano che l’aumento della diagnosi di diabete con chetoacidosi aumentava di oltre il 9% durante i mesi di lockdown e si manteneva superiore al 5% per tutto il resto del 2020.

Da questo dato preoccupante si deduce – interviene Cherubini - che molti bambini hanno ricevuto in ritardo la diagnosi di diabete e indica la necessità di dedicare maggiori energie alla prevenzione”.

Sintomi

Facendo più movimento, infatti, i bambini risultano essere più stanchi, hanno più sete e fanno più pipì: questi, in particolare, sono i primissimi segnali sospetti per una diagnosi di diabete, ma, allo stesso tempo, possono essere anche gli effetti del caldo e dell’attività fisica. Inoltre, se non si interviene tempestivamente, questi sintomi possono portare alla chetoacidosi, che è una complicanza dovuta al ritardo della diagnosi.

Bisogna poi effettuare le dovute verifiche.

“Si tratta di piccoli accorgimenti, facili da mettere in pratica ma assolutamente predittivi. In estate è normale che un bambino beva di più, faccia più pipì, e sia più stanco del solito, per cui non è pensabile che già così possa scattare l’allarme di sospetto diabete. Suggerisco invece di tenere d’occhio se tra i cambiamenti del piccolo – continua Cherubini - ci siano altri sintomi tra cui l’alitosi molto forte, il mal di pancia, un respiro difficoltoso, un dimagrimento repentino e la fame. Non necessariamente dovranno essere tutti contemporaneamente, perché ne basteranno 2 o 3 di questi per poter meglio indagare. La diagnosi precoce di diabete nei bambini, protegge anche da una serie di complicazioni da adulti. Basti pensare che un solo episodio di chetoacidosi diabetica (che si verifica quando il pH del sangue scende sotto 7.30 e diventa grave quando è sotto 7.1) può causare danni permanenti, in particolare sulla sfera cognitiva”.

Diagnosi

Lo stick disponibile in farmacia può smentire o confermare una prima diagnosi di diabete pediatrico.

“È chiaro e normale che d’estate i bambini bevano di più e a volte si sottovaluta l’aumento della richiesta di acqua. È ancora più importante che i genitori sappiano come intervenire subito per confermare o annullare il sospetto di diabete. In aggiunta – precisa Cherubini - il caldo e la disidratazione richiedono un intervento più rapido per ripristinare l’equilibrio idro-elettrolitico. Se c’è il sospetto di diabete, la prescrizione di esami del sangue e delle urine può ritardare la diagnosi. Nel dubbio, la prima accortezza è quella di andare in farmacia per una misurazione della glicemia con uno stick oppure fare uno stick sulle urine per controllare la presenza di glucosio”

Dispositivi tecnologici

Dei 150mila italiani con diabete, sono 11mila circa gli under 15 costretti a gestire una patologia che li accompagnerà nella vita. Si tratta di un numero da moltiplicare per il numero dei genitori che si devono far carico della malattia no-stop, preoccupati soprattutto di quello che succede e succederà fuori casa (a scuola, nelle attività sportive, alle feste con gli amici). L’evoluzione tecnologica di device molto piccoli, senza tubicini esterni e impermeabili, si sta rivelando un valido supporto per una migliore gestione del diabete fin dalla tenera età di 2 anni.

La certezza dei dati e la sicurezza di interventi terapeutici precisi, hanno reso sia il misuratore in continuo della glicemia e sia l’infusore di insulina (Dexcom G6 e Omnipod distribuito in Italia da Theras) due successi tecnologici fondamentali per migliorare lo stile di vita del paziente e di tutta la famiglia.

“L'andamento della glicemia di un bambino con diabete di tipo 1 è molto difficile da prevedere, ma grazie all'ultima tecnologia dei Cgm (continuous glucose monitoring, cioè monitoraggio continuo della glicemia in tempo reale) è possibile avere un livello di predittività molto alto, preciso e sicuro. Questo genera un effetto tranquillizzante sui pazienti divenuti più consapevoli e pronti a intervenire a fronte di una reale necessità generata dal suono dell'allarme. Nel caso dei più giovani – conclude Cherubini - il successo di una misurazione sempre corretta, impatta anche sulla salute del genitore, sollevato dal timore di doversi precipitare a dover dare istruzioni o intervenire direttamente quando non è necessario. Tutti i pazienti, compresi i più giovani, potranno anche prendere decisioni terapeutiche senza confrontare il dato con quello che ricavavano pungendosi il polpastrello. Si tratta di un passaggio importante, unico fino ad ora e riconosciuto dall'Fda”.

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