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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Covid: oltre la metà degli abruzzesi si è rivolta a uno psicologo per gestire l’ansia

L’ansia è la prima ragione che porterebbe gli abitanti dell’Abruzzo dallo psicologo

Oltre la metà degli abruzzesi si è rivolta a uno psicologo per gestire l’ansia legata al Covid, agli aspetti caratteriali e al lavoro. La pandemia ha lasciato importanti strascichi psicologici negli abruzzesi, aumentando stress e difficoltà personali.

La ricerca, condotta dell’Osservatorio Reale Mutua sul welfare, evidenzia che l’ansia è la prima ragione che porterebbe gli abitanti dell’Abruzzo dallo psicologo (44%), condizione in questo momento prioritaria rispetto a tutto il resto: basta guardare i problemi di coppia, confinati al 4%.

Tra le altre esigenze, gli aspetti caratteriali e della personalità (10%), le dinamiche legate all’attività lavorativa (10%) e le situazioni di difficoltà per la salute dei propri cari (8%).

Lo psicologo: un tabù

Tuttavia non molti riescono a riconoscere di aver bisogno di un aiuto professionale. Per molti lo psicologo resta ancora un tabù. Per gli abruzzesi la figura del terapeuta genera imbarazzo, ma molti non si rivolgono a questa figura perché poco sensibili al tema e perché sottovalutano l’importanza della sfera mentale nella propria vita.

Con l’aumentare dei bisogni, però, cresce anche la sensibilità a questi temi. Ben uno su tre (30%) vorrebbe che fosse il datore di lavoro a mettere a disposizione lo psicologo come forma di welfare aziendale. Se è necessario un cambio culturale (26%) che aumenti ancora di più l’attenzione verso gli aspetti della vita mentale, molti vorrebbero anche una maggiore presenza di psicologi e psicoterapeuti in ospedali, cliniche e ambulatori (28%).  

E c’è chi pensa che persino la tecnologia possa aiutare a superare certe barriere e incentivare il ricorso a questi professionisti grazie ai servizi di videoconsulto (22%), che si possono fare comodamente da remoto.

 Ma in un caso o nell’altro, anche il portafoglio vuole la sua parte: se la relazione che si instaura col professionista è il fattore più importante (40%), per quasi un abruzzese su due è fondamentale poter contenere i costi della prestazione (46%). Segue la possibilità di ridurre i tempi di attesa (10%).

 “La crescente attenzione al benessere mentale è un aspetto molto importante per la vita privata, sociale e lavorativa di ciascuno, e un trend probabilmente destinato ad aumentare ancora nel prossimo futuro” - commenta Michele Quaglia, Direttore Commerciale e Brand di Gruppo. “A questa domanda è importante rispondere in modo adeguato. Per questo, nelle nostre soluzioni di welfare la possibilità di rivolgersi a uno psicologo per meglio gestire le più diverse situazioni è una componente assolutamente centrale. E in questo senso, di recente abbiamo lanciato una gamma di servizi salute flessibili e d’avanguardia che fa perno sul digitale e la tecnologia e dove il consulto psicologico completa una suite di soluzioni per molteplici casistiche legate alla propria salute e benessere, dalla consulenza medica telefonica di base ai videoconsulti specialistici a tanti altri servizi.”

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