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Salute

La Clinica pediatrica di Chieti organizza un seminario sulla chetoacidosi diabetica nei bambini

Ci sarà anche con un professore dell’Università di Harvard

La clinica pediatrica di Chieti, diretta dal professor Francesco Chiarelli, organizza un seminario sulla Chetoacidosi Diabetica  (DKA) in età pediatrica con il professor Joseph Wolfsdorf, endocrinologo pediatra, professore di Pediatria presso il Children's Hospital, Università di Harvard in Boston, USA.

Il seminario si svolgerà il 15 luglio dalle 15 alle 17.

Come spiega in una nota la clincia pediatrica di Chieti, la chetoacidosi diabetica (DKA) è una complicanza acuta del diabete tipo 1 (DMT1),  che si può verificare all'esordio clinico della malattia o nel corso della stessa; è segnalata anche in pazienti con diabete di tipo 2  e rappresenta un'emergenza clinica per il pediatra.

La chetoacidosi è particolarmente grave quando insorge nei bambini, è più rara negli gli adulti, si associa ad alta morbilità, mortalità e aumenta la spesa sanitaria.

Studi recenti hanno dimostrato che i bambini con un esordio del DMT1 associato a DKA sono più esposti nel corso della vita a un controllo metabolico difficile e sono a maggior rischio di complicanze croniche.

La  comparsa di DKA è quasi sempre dovuta ad un ritardo nel riconoscimento dei primi sintomi di diabete di tipo 1, infatti nel 38% dei bambini con DMT1, la diagnosi viene posta solo quando la chetoacidosi è già presente e, al di sotto dei sei anni, la percentuale sale addirittura al 70%.

In Italia la percentuale di bambini con DKA all'esordio del diabete tipo 1 è elevata, anche se in lieve riduzione negli ultimi anni. Nella maggioranza dei bambini e degli adolescenti la diagnosi di diabete dovrebbe essere posta senza difficoltà. Un dato anamnestico recente di poliuria (aumento della quantità di urina, aumento della frequenza di urinare e la nicturia (il bambino si alza di notte per urinare), sete intensa, aumento della fame e dimagrimento è una indicazione inequivocabile a richiedere un esame urine per glicosuria e chetonuria e una glicemia.

L'obiettivo dei pediatri e dei pediatri diabetologi è di aumentare la sensibilità verso una condizione estremamente grave, che deve essere trattata secondo linee guida precise.

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