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Ashtanga Yoga, per domare la mente: cos’è e come si pratica

Benessere fisico e mentale

Lo yoga è una delle discipline che aiuta a rallentare e calmare. Attraverso il controllo del respiro, chi pratica yoga ritrova se stesso e la pace. L'Ashtanga Yoga, che è una disciplina tradizionale del sud dell'India, è una pratica che lavora sul corpo, rendendolo sano, flessibile e forte. E che placa la mente.

Ashtanga Yoga: cos’è?

L’Ashtanga Yoga è un tipo di yoga dinamico. Ashtanga, infatti, vuol dire “meditazione in movimento”. La pratica consiste in una serie di asana che si susseguono in un flusso ordinato e continuo. Bisogna fare grande attenzione a coordinazione tra respirazione (Ujjay pranayama), sguardo (Drishti) e movimento (Asana, appunto). Solo in questo modo il corpo si purificherà e il sistema nervoso si distenderà.

Come si pratica l’Ashtanga Yoga

Si organizzano gli asana in 6 serie secondo la scuola di Sri K. Pattabhi Jois, che a metà del secolo scorso fondò a Mysore un istituto di ricerca sull’Ashtanga, basandosi sugli insegnamenti del suo maestro T. Krishnamacharya.

Dalle origini a oggi, le classi di ashtanga sono legati a due tipologie di lezione:

  • Mysore style - lo studente acquisisce progressivamente autonomia nella gestione della propria pratica attraverso il sostegno individuale dell’insegnante. La pratica viene adattata tenendo in considerazione le caratteristiche dello studente per in modo da promuovere uno sviluppo graduale, sensato e sostenibile.
  • lezione guidata - gli studenti praticano in gruppo, tutti al ritmo impartito dalla voce dall’insegnante che nomina le posizioni e conta sia la durata dello stato di postura, sia i movimenti di entrata e di uscita, avendo cura che questo ritmo sia sostenibile dai praticanti.

Benefici

Uno dei più noti maestri di Ashtanga Yoga in Italia, Giuseppe Panarello, rivela: “L'Ashtanga Yoga lavora sul respiro e sul corpo e questa connessione tra respiro e movimento porta grandi benefici sul sistema nervoso centrale e periferico”.

La prima serie è solitamente terapeutica, serve a liberare il corpo dalle tensioni e ritrovare una corretta postura delle quattro linee della colonna vertebrale. “L'errore che spesso facciamo nelle pratiche dinamiche è di accelerare troppo la pratica e andare dietro alla mente. Dobbiamo cercare di rallentare e generare il processo inverso: rallentare il movimento per rallentare la mente” spiega Panarello.

Ashtanga Yoga come metafora di vita

Secondo Giuseppe Panarello, l’Ashtanga Yoga è la metafora della vita. “Ci sono momenti in cui tutto scorre molto facilmente e dei momenti faticosi. Tutte le serie hanno una fase morbida e un picco molto alto di fatica, di solito a metà della serie. L'Ashatnga Yoga insegna a non girare intorno ai problemi, ma ad affrontarli. Quando arriviamo a una postura sfidante e riusciamo ad avere un approccio non sfidante, allora ci si riesce a godere il momento e il progresso graduale ottenuto, senza forzare il corpo. Di fatto, gli asana vengono quando ci si lascia andare e ci si abbandona alla asana. Questa pratica insegna proprio ad accettare per sviluppare resilienza; cercando un equilibrio dato innanzitutto dal controllo del respiro”.

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