Digital aging: cos’è l’invecchiamento digitale e come prevenire le rughe da luce blu
Il fenomeno si chiama digital aging e riguarda tutti, anche i più giovani
L’invecchiamento cutaneo, che comporta le rughe, può essere stimolato anche dalla luce blu degli schermi dei dispositivi digitali (pc, tablet e smartphone). Il fenomeno si chiama digital aging e riguarda tutti, anche i più giovani.
Nell’ultimo periodo, complice la pandemia e il dover stare obbligatoriamente lontani da tutti con l’unica possibilità mantenere i contatti in via digitale, il problema della comparsa delle rughe da luce blu è nettamente aumentato.
A causa dell’iper-connessione, le rughe causate dalle onde elettromagnetiche emesse dagli schermi luminosi si evidenziano su viso e collo. Ma come? Queste onde aumentano la temperatura dei tessuti biologici favorendo il surriscaldamento dei tessuti ricchi di acqua (derma) con conseguente deterioramento delle fibre collagene, che comportando rughe e doppio mento.
Le rughe sono causate anche da una postura sbagliata, dovuta alle tante ore seduti dinanzi al pc, e dalla gobba da tablet.
Come prevenire
È possibile fare uso dei prodotti anti-luce blu.
Ce ne sono molti tra creme, sieri e spray, da tenere sempre a portata di mano, soprattutto sulla scrivania. La maggior parte di questi cosmetici crea un vero e proprio schermo multi-attivo, che riesce a fare da scudo contro la luce blu, le polveri sottili, lo smog, i raggi Uv e altri agenti nocivi per la pelle. Sono noti anche come prodotti anti-pollution e, oltre a proteggere, garantiscono un ottimo livello di idratazione.