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Alimentazione

Si possono mangiare i dolci quando si è a dieta? E quali?

Bisogna sceglierli con cura

Chi segue un regime alimentare dimagrante, deve spesso eliminare o moderare molti alimenti, tra cui torte e brioches. Si possono mangiare i dolci quando si è a dieta? In effetti sì, ma bisogna sceglierli con cura, non esagerare con le quantità ed evitare ulteriori sgarri.

Quanti dolci al giorno?

Per dolci non intendiamo solamente torte di panna o pizza doce, ma lo zucchero in genere. A tal proposito è utile specificare che lo zucchero si trova all’interno della piramide alimentare, quindi si può consumare in quantità ridotte. L’Oms ha infatti specificato che è possibile assumere sotto forma di zuccheri semplici non più del 5-10% delle calorie quotidiane complessive (circa sei cucchiaini al giorno). La quantità non si riferisce solamente ai cucchiaini di zucchero ma allo zucchero in genere, ovvero quello che si trova all’interno di qualsiasi alimento, come miele, caramelle, latte (lattosio), gelati e altri cibi industriali.

Anche se i cibi zuccherati sono buoni e causano picchi glicemici altissimi, hanno un effetto saziante praticamente nullo.

Dieta e dolci: è possibile mangiarli?

Alla luce di ciò, appare piuttosto chiaro che i dolci andrebbero evitati quando si è a dieta e si desidera perdere peso. Tuttavia il cervello gioca brutti scherzi e spesso ci “chiede” dei dolci per gratificazione, soprattutto quando si vive un periodo di forte stress.

È quindi possibile concedersi qualche strappo alla regola, basta solamente non esagerare con quantità e frequenza, altrimenti ogni sforzo della dieta risulterà vano.

I momenti della giornata per mangiare dolci (moderatamente)

È importante individuare il momento giusto della giornata per concedersi uno sfizio. Il miglior momento è la colazione.

Secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori di Tel Aviv nel 2012 è stato dimostrato che mangiare un piccolo dolce a inizio giornata aiuta a velocizzare il metabolismo e ad attivare più rapidamente le funzioni cerebrali. Inoltre, avremo tutto il resto della giornata per smaltire le calorie così assunte, senza il rischio che si trasformino in grasso superfluo.

Se preferite la colazione salata, meglio concedersi un dolcetto a merenda.

Mangiare i dolci dopo i pasti (pranzo e cena) è sconsigliato.

Quali dolci si possono mangiare a dieta?

Non tutti i dolci presentano lo stesso apporto calorico. Bisogna individuare quelli meno dannosi. Secondo uno studio condotto dall’Università degli Studi dell’Aquila è stato dimostrato che il cioccolato fondente aiuti migliorare le funzioni cognitive e l’apprendimento soprattutto grazie ai flavonoidi che contiene, grandi alleati della salute cardiovascolare e cerebrale.

Vanno bene anche i dolci fatti in casa, migliori di quelli industriali. Da preferire sicuramente le ricette light e con farine integrali. Meglio sostituire il burro con l’olio evo, la panna con lo yogurt, la frutta candita con quella fresca.

Qualche esempio: crostata di frutta, ciambellone all’acqua, torta caprese e in genere tutte le ricette con moderatissime quantità di zucchero.

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