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Le stime dell'Iss: "Abruzzo a rischio lockdown entro un mese"

Assieme a Veneto e Liguria la nostra regione sarebbe ad alta probabilità di finire in zona rossa tra Capodanno e l'Epifania secondo le proiezioni dell'Istituto superiore di sanità

Nove regioni in arancione entro un mese e tre a rischio lockdown tra cui l’Abruzzo: sono i dati poco confortanti delle ultime proiezioni dell’Istituto superiore di sanità, riportati da Today.it.

La nostra regione, assieme a Veneto e Liguria, sarebbe ad alta probabilità, più del 50%, di finire in zona rossa tra Capodanno e l’Epifania. In questo caso le restrizioni colpirebbero tutti, anche i vaccinati.  Naturalmente si tratta di stime che non tengono conto dell'impatto che avrà la diffusione della variante Omicron. 

Intanto da lunedì saranno tre i territori in zona gialla con la regione Calabria che si aggiungerà a Friuli Venezia Giulia e alla provincia di Bolzano. Ieri i nuovi contagi giornalieri hanno sfondato il muro di 20mila nuovi casi.

Ma quanto potrà peggiorare la situazione? Tutti i dati e le previsioni dicono che potrà andare molto peggio di ora. Lo mette nero su bianco lo stesso Istituto Superiore di Sanità nell'ultimo report sulla situazione epidemiologica in Italia da cui emerge la fotografia di una epidemia in espansione con alcuni territori più duramente colpiti.
Alcune regioni rischiano la zona gialla già prima di Natale con maggiori restrizioni già dal 20 dicembre: si tratta della provincia autonoma di Trento, già questa settimana sulla soglia di allerta per occupazione di terapie intensive e posti letto in area medica, ma anche di Liguria, Marche, Veneto, Valle d'Aosta e Lazio. Più stabile la situazione in Lombardia grazie anche all'alta disponibilità di posti letto.regioni zone rosse-2

Ma basta spostare l'orizzonte a dopo le festività per assistere ad un cambio di scenario che preoccuperebbe non poco anche la nostra regione: l'istituto superiore di sanità stima la probabilità che nei prossimi trenta giorni possano essere superati i livelli critici di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica.

Ricordiamo che l'area gialla scatta con il 10% di occupazione delle terapie intensive e il 15% negli altri reparti ospedalieri non in area critica: solo Molise, Basilicata, Campania e Sicilia hanno una alta probabilità di restare in zona bianca mentre il resto d'Italia dopo la Befana sembra destinata all'area gialla. Una buona probabilità che il raggiungimento del 20% di occupazione delle terapie intensive e il 30% in area medica potrebbe riguardare Piemonte, Bolzano e anche Sardegna sarebbe a rischio.

L'Iss stima inoltre come sia altamente probabile (probabilità maggiore del 50%) che entro trenta giorni alcune regioni finiscano in area rossa con restrizioni che colpiscono tutti, vaccinati inclusi. Si tratta, appunto, di Veneto, Liguria, Abruzzo. A rischio anche Marche, Emilia Romagna e Calabria. 
 

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