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"A Vasto si tagliano alberi sani per rifare la strada": l'accusa del Wwf

L'associazione continua a invocare, da parte dell'ente, la dotazione di un regolamento del verde urbano, per cui esiste una proposta dal 2007

"Dopo le capitozzature dei tigli in corso Mazzini, il Comune di Vasto non ferma la sua politica a danno degli alberi della città. Ora tocca ai pini di via Ritucci Chinni, nel quartiere San Paolo". L'accusa arriva da Fabrizia Arduini, presidente dell'associazione Wwf Zona Frentana e Costa Teatina.

"L’amministrazione comunale di Vasto - commenta - la chiama riqualificazione. In realtà di tratta dell’abbattimento di diversi esemplari di pini domestici perfettamente sani e alti circa 10 metri, perché bisogna ricostruire il manto stradale e i marciapiedi dell’area. Vi è questa incapacità nell’intervenire per ripristinare marciapiedi ed asfalti senza l’abbattimento di alberi importanti per la comunità".

L'associazione continua a invocare, da parte dell'ente, la dotazione di un regolamento del verde urbano, per cui esiste una proposta dal 2007. "Ma evidentemente - incalza Arduini - non vi è interesse nel dare regole precise nel settore della manutenzione e protezione del verde urbano. Vasto rimane uno dei pochi Comuni abruzzesi a non essersi ancora dotato di questo prezioso strumento di pianificazione".

Il Wwf chiede di "fermare subito l’abbattimento dei pini nel quartiere San Paolo, ricordando anche che in questo periodo non è possibile effettuare potature o abbattimenti di alberi, perché siamo ancora in fase di nidificazione di diverse specie che sono tutelate dalla normativa vigente. Chi abbatte alberi con nidi o pulli rischia di essere denunciato penalmente all’autorità giudiziaria. In generale, abbattere gli alberi non dovrebbe essere mai la scelta da fare, per il ruolo sociale e culturale che rivestono".

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