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Il Wwf Abruzzo lancia l'allarme su una tartaruga americana: "La Regione è inadempiente"

Gli ambientalisti intervengono a proposito della presenza sul territorio di testuggini palustri americane Trachemys scripta scripta o Trachemys scripta elegans

"Solo problemi per chi trova una testuggine palustre americana Trachemis scripta, la cui detenzione è oggi vietata dalla legge, e la preleva per impedire che faccia danni nell'ambiente naturale. Cittadini in difficoltà per le inadempienze delle Regioni. Nessun intervento in Abruzzo, come altrove, benché lo Stato abbia stanziato 15 milioni".

A dirlo il Wwf Chieti Pescara a proposito della presenza sul territorio di testuggini palustri americane Trachemys scripta scripta (detta "dalle orecchie gialle") o Trachemys scripta elegans ("dalle orecchie rosse").

Gli ambientalisti ricordano che "la detenzione è attualmente proibita dalla normativa europea recepita anche in Italia: la Trachemys è inclusa infatti nell'elenco delle specie esotiche invasive, dannose per gli ambienti e per le specie autoctone.

Chi non si è messo in regola denunciandone il possesso (è stato possibile sino al 31 agosto 2019) - afferma l'associazione - rischia per questo denunce e pesanti sanzioni pecuniarie. Capita allora che molte vengano abbandonate, a dispetto degli enormi danni che possono provocare".

Molti i cittadini che incontrano gli esemplari e li raccolgono, con l'obiettivo di trovare loro una sistemazione idonea. "E qui - affermano gli esponenti del Wwf - nascono i problemi: la Regione Abruzzo non ha realizzato un proprio centro, né ha stipulato accordi con privati, per ospitare le specie esotiche invasive come invece sarebbe obbligata a fare e nessuno, di conseguenza, può legittimamente accoglierle".

Gli ambientalisti sottolineano che "molte Regioni, e tra queste l'Abruzzo, continuano a ignorare la normativa e i cittadini ne pagano le conseguenze".

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