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Volantinaggio contro il Gay factory village di Francavilla, la condanna della sindaca Russo: "È discriminatorio"

Il Movimento nazionale la rete dei patrioti se la prende con partiti politici e autorità religiose scagliandosi contro l'iniziativa privata che ha anche un risvolto sociale con il punto Sos omofobia

Fa discutere, a Francavilla al Mare, l'inaugurazione del Gay factory summer village, in programma oggi, con la partecipazione di Alda D'Eusanio e Alessandro Cecchi Paone. Un luogo che, nelle intenzioni degli organizzatori, non sarà solo divertimento e festa, ma avrà anche un risvolto sociale. Il "villaggio", infatti, ospiterà un Sos Omofobia Point, il primo centro per denunciare atti di violenza omofobica in Italia, attivo 24 ore su 24, diretto dalla psicoterapeuta Chiara Sorino. 

Se nelle scorse settimane si erano sollevate numerose polemiche social, qualcuno negli ultimi giorni è passato all'azione, organizzando una campagna di volantinaggio contro il Gay village. Un'iniziativa organizzata dal "Movimento nazionale la rete dei patrioti", formazione che si presenta come "una rete di militanti e di liberi cittadini che vuole costruire un nuovo modo di fare politica al di fuori di tutti gli schemi preordinati. Nata dal nucleo di comunità militanti e associazioni satelliti già attive sul territorio 'La Rete', il Movimento Nazionale fonda la sua azione politica su 3 principi cardine: militanza, estetica, formazione". 

A Francavilla, l'interesse della rete di cui finora poco si era saputo in Abruzzo, si è concentrato sull'iniziativa del Gay Village. La coordinatrice abruzzese Arianna Spinelli parla di "ascivia e amoralità sulla costa", in "territori - dice - noti per il rispetto delle tradizioni e per l'eterno legame con valori morali e civili intramontabili, viene  creato un centro che tende a sovvertire tutti questi valori, è doveroso essere preoccupati".

Spinelli non risparmia nessuno: partiti politici, istituzioni religiose, gli esponenti della Lega di Salvini e Fratelli d'Italia e, addirittura, l'arcivescovo di Chieti. "Siamo rispettosi del suo abito talare, ma non del suo modo di occuparsi del suo gregge", sono le sue parole contro il presule. 

Contro l'iniziativa di volantinaggio si è schierata la sindaca di Francavilla al Mare Luisa Russo, che ricorda come il Gay Factory village sia un'iniziativa privata, di carattere ludico ma anche sociale.

"Ne siamo stati informati, come amministrazione - spiega - anche dalla questura. Naturalmente le forze dell’ordine sono a conoscenza della manifestazione e faranno in modo che tutto si svolga in sicurezza. Trattandosi di evento privato questa amministrazione, che non ha mai fatto mistero di essere del tutto contro ogni discriminazione ed a favore della libertà e dell’amore senza colore, ha preso semplicemente atto della presenza di esso sul territorio di Francavilla. Non sono mancate, però, nelle ultime ore, iniziative denigratorie e discriminatorie diramate via social e tramite volantinaggio, delle quali fermamente condanniamo i contenuti e le forme e dalle quali prendiamo convintamente le distanze", ribadisce Russo.

"Siamo certi che, con buon senso e rispetto delle regole e della collettività - conclude - si possa fare festa per qualunque motivo e senza che vi siano disordini, e su questi aspetti saremo vigili con le altre autorità del territorio per questa e per tutte le manifestazioni che questa estate 2022 ci riserverà".

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