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Priorità anche a magistrati e personale dei tribunali per i vaccini, monta la polemica in Abruzzo e non solo [VIDEO]

Nella delibera 173 la giunta regionale ha inserito anche il personale operante nelle Procure della Repubblica e i tribunali tra le categorie prioritarie insieme a forze dell'ordine e chi lavora nelle scuole

Vaccini somministrati, in via prioritaria, anche a magistrati e personale di Procure della Repubblica e tribunali della nostra regione.
In Abruzzo e non solo, monta la polemica per la decisione della giunta regionale presieduta da Marco Marsilio, di inserire il personale operante nelle Procure della Repubblica e nei tribunali tra le categorie prioritarie per la vaccinazione anti Covid-19.
La delibera di giunta regionale in questione è la 173 che inserisce questa categoria professionale nella popolazione target che deve ricevere prima la dose di vaccino.

Viene inserita insieme al personale scolastico e alle forze dell'ordine. 

Il caso è finito anche ieri in prima serata su Canale 5 nel corso della diretta di "Live non è la D'Urso" con il deputato Andrea Romano del Pd che ha criticato apertamente la scelta di Marsilio di creare una corsia preferenziale per magistrati e impiegati del settore giustizia rispetto ai tanti anziani di età superiore agli 80 anni che attendono ancora la prima dose di vaccino (video in basso, ndr). Ma anche in Abruzzo non mancano le polemiche, come quella sollevata da Donato Fioriti, presidente del Cipas, presidente nazionale del circuito Cipas (centro italiano di proposta e azione sociale), che si chiede se gli altri «non siano figli di un Dio minore». Invece la consigliera regionale Sara Marcozzi, si domanda come mai sua nonna di 90 anni debba essere ancora in attesa del vaccino e magari finire dopo magistrati e personale giudiziario. 

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