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Vaccini anti Covid, al via la fase 2: dosi somministrate a disabili e persone fragili poi si passa alla fascia 70-79 anni

Le vaccinazioni saranno destinate a queste categorie a partire da mercoledì 24 marzo, poi dalla prossima settimana potranno manifestare il proprio interesse al vaccino gli appartenenti alla fascia di età tra 70 e 79 anni

La Regione Abruzzo avvia ufficialmente la fase 2 della campagna vaccinale anti Covid-19.
Infatti a partire da mercoledì 24 marzo le dosi saranno somministrate alle persone disabili e a quelle con fragilità.

A presentare il piano sono stati il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, l'assessore alla Salute, Nicoletta Verì, il responsabile delle vaccinazioni, Maurizio Brucchi, e il direttore dell'agenzia sanitaria regionale, Pierluigi Cosenza. 

L'assessore Verì ha prima fatto il punto su quanto fatto finora spiegando le dosi somministrate:

  • 58.132 personale sanitario;
  • 20.115 personale non sanitario;
  • 8.520 ospiti e addetti delle Rsa;
  • 63.072, ultra 80 enni vaccinati (il 78,2%).

Gli ultra 80 enni saranno vaccinati tutti entro questa settimana (così come anche gli appartenenti al personale scolastico), mentre coloro che non sono impossibilitati a spostarsi saranno raggiunti da medico e infermiere nel proprio domicilio. La fase 2 del piano vaccinale prevede anche che dalla prossima settimana potranno manifestare il proprio interesse alla vaccinazione a partitre dalla prossima settimana sul portale della Regione Abruzzo

Nel dettaglio, saranno 7.893 i disabili che saranno vaccinati più i caregiver e 106.736 le persone fragili. 

«Oggi si vaccinano per prime le persone disabili e quelle con fragilità», spiega l'assessore Verì, «e ho inviato una lettera al ministro Speranza per vaccinare i caregiver ovvero quelle persone che danno assistenza socio-sanitaria continua. Il piano prevede una macrostruttura di cui entra a far parte la protezione civile per individuare i punti di vaccinazione oltre ai 7 hub che avevamo definito e nei quali sono stati vaccinati i sanitari. A oggi ci sono 116 punti spoke per raggiungere il territorio regionale. Finite le vaccinazioni a disabili e persone con fragilità poi si passerà ai 79-70 anni che già all'inizio della prossima settimana potranno manifestare l'interesse. Da mercoledì inizieranno le vaccinazioni per i disabili e le categorie fragili. Non verrà rispettato l'ordine cronologico ma quello dell'età».

«L'Abruzzo è tra le prime regioni d'Italia per la somministrazione delle dosi rispetto a quelle disponibili», ricorda Marsilio, «facevamo il 30% di scorte per avere le dosi disponibili per le seconde somministrazioni. Poi il commissario Arcuri ci disse di andare tranquilli avanti perché sarebbero stati forniti più vaccini. Poi c'è stato il caso AstraZeneca con relativo stop che però qui da noi non ha provocato particolari reazioni avverse e vedo che adesso le somministrazioni sono riprese a buoni ritmi. Dobbiamo fidarci della scienza e della autorità sanitarie, non si vince con complottismi e retropensieri. I vaccini che somministriamo sono sicuri, l'obiettivo è creare l'immunità di gregge entro il mese di settembre. Abbiamo già pronti un centinaio di punti di somministrazione e anche la disponibilità dei medici di base. Dunque se avessimo le dosi potremmo somministrare più di 10 mila vaccini al giorno. Vacciniamo con i vaccini che riceviamo ma facciamo vaccini sopra la media nazionale, il resto è chiacchiericcio. Con il vaccino Johnson&Johnson, del quale però non si vede ancora una dose in giro per l'Europa, sarà tutto più facile, soprattutto a livello logistico, visto che sarà un'unica somministrazione».

Brucchi spiega meglio come avverranno le vaccinazioni di disabili e persone con fragilità, che sono coloro che hanno patologie croniche a partire da quelle polmonari e cardiovascolari: «Vaccineremo anche gli accompagnatori dei disabili e subito dopo anche familiari e coloro che li accudiscono», e le dosi saranno somministrate in aree nelle quali ci sarà piena sicurezza. Le dosi saranno quelle di Pfizer o Moderna mentre per gli accompagnatori AstraZeneca. Poi verranno create liste di overbooking nei casi in cui avanzino dosi con gli appartenenti alla categorie che si sta vaccinando, nel caso in cui non si trovi nessuno si sceglierà chi passa in quel momento. Il personale attuale è di 54 persone messe a disposizione del commissario, poi ci sono i sanitari degli ospedali, i volontari e poi altre 54 unità che saranno recuperate. Pfizer e AstraZeneca consegnano le dosi settimanalmente mentre Moderna effettua un paio di consegne mensili». 

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